Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

giovedì 21 febbraio 2008

Campagna elettorale italiana: uno stato che vive congelato

Mentre in Italia si mette in atto in fretta e furia la campagna elettorale, fuori nel resto del mondo grandi sconvolgimenti si realizzano uno dopo l'altro.
-Il Kossovo dichiara l'indipendenza dalla Serbia rivendicando la sua sovranita' a maggioranza albanese islamica sunnita, prima era provincia autonoma ora e' stato indipendente. Un territorio devastato, arretrato, privo di infrastrutture ma che gode di una posizione geopolitica di importanza strategica per gli equilibri etnici e religiosi di tutta la zona dei balcani e di tutti gli stati che al momento sono sotto la madre Russia e che fremono per liberarsene. Da notare che attualmente il Kossovo e' sotto regime di controllo di autorita' provvisorie quali ONU e NATO, e' un territorio commissariato. Quindi e' un cavallo di troia per gli USA e l'Unione Europea per guadagnare terreni e consensi nella marcia verso la Russia. Inoltre dal punto di vista economico il Kossovo e' ricco di carbone e di materiali non ferrosi. Inoltre la Provincia è situata su uno dei corridoi energetici europei destinato a permettere il passaggio di oleodotti o gasdotti per il trasporto di petrolio e di gas naturale estratti nel settore del Mar Caspio e destinati ai mercati europei. Impossibile pensare che in questo caso non ci sia stato lo zampino degli USA, e ora scatteranno le temute pulizie etniche.
- Il Packistan ha avuto nuove elezioni da quando e' sotto dittatura militare e ha vinto il partito dell'opposizione. Un paese con la bomba atomica si trova cosi' al centro di una grossa trasformazione che non sara' certo indolore e dagli esiti incerti.
- Fidel Castro lascia il suo trono in favore del fratello come reggente temporaneo in attesa che venga eletto un nuovo leader. Cade anche l'ultimo barlume di anti-capitalismo che ha saputo resistere a piu' di 40 anni di embargo ma che ha portato dietro di se quasi tutti i paesi dell'america latina che ora costituiscono una coalizione. La speranza degli Stati Uniti e' che con la fine di Castro si allentino anche le difese della coalizione di stati sud-americani e si lascino ancora una volta esportare il capitalismo americano. InItalia invece tutto e' rimasto fermo.  Cade il governo, fatto non nuovo, e si ripresentano le stesse facce portando 
cartelli con 
sigle diverse, cambia il pelo ma non il lupo. E dato che siamo in pieno declino morale, sociale ed economicosi fanno promesse irreali su qualunque cosa. Si dice tutto e il contrario
di tutto. L'informazione e' imbavagliata o asservita e la gente e' confusa ed egoista. Siamo sommersi 
dai rifiuti e presto o tardi saremo sommersi dai risultati e dai costi di anni di corruzione e 
sfruttamento del territorio. Siamo pronti per una rivoluzione.

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