Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

venerdì 16 novembre 2007

Cartolarizzazioni, lo strumento del deficit pubblico

Avevo conservato un articoletto del 28 Luglio 2006 che parlava della Sanita' pubblica e delle associazioni farmaciste nel Lazio. Il defici sanitario dell'azienda sanitaria laziale e' oneroso e i principali creditori sono i farmacisti con le ricette che la regione deve rimorsargli e con le forniture che non sono state ancora pagate. Dato che di norma le farmacie sono aziende che anticipano i costi per l'acquisto materiale hanno bisogno che questi vengano ricoperti nel piu' breve tempo possibile. Da qui la mirabolante soluzione della Regione che in accordo con i farmacisti creditori di cartolarizzare, ovvero cedere i propri crediti ad una società appositamente costituita, in questo caso Nomura e Mediobanca che hanno creato una societa' veicolo chiamata Kimono Finance. Questi crediti sanitari sono stati accumulati da parte delle Asl locali nei confronti delle farmacie laziali. In altre parole, le farmacie continuano a subire da parte delle strutture sanitarie ritardi nei pagamenti degli importi dovuti per i farmaci erogati ai cittadini. Grazie a questa formula, le farmacie avranno la garanzia di vedere subito liquidati i pagamenti accumulati in passato e quelli che matureranno in futuro perche' glieli versera' direttamente la Kimono Finance che in cambio si prendera' il debito della regione lazio che si fara' ripagare dalla stessa in forma di rate a cui applichera' gli interessi che riterra' piu' "opportuni". La Kimono Finance puo' fare questo perche' primo ha soldi da investire e secondo perche' lo stato nelle sue articolazioni non puo' mai fallire. Stiamo parlando di un portafoglio è costituito da crediti pregressi per circa 500 milioni di euro accumulati fino a maggio 2005 e già acquistati dalle banche e crediti che sono destinati a maturare entro giugno 2008 e che hanno un ammontare previsto di circa 1,3 miliardi di euro. Come fa la Kimono Finance ad avere tanti soldi da investire, presto detto a sua volta la Kimono Finance si finanzierà attraverso l'emissione sul mercato di titoli (di solito obbligazioni) per un importo di 1,8 miliardi di euro circa divisi in due tranche, una a valere sui crediti pregressi e l'altra emessa a fronte dei crediti che devono ancora maturare: andra' quindi a cercare i capitali dai consumatori sempre che i suoi titoli non vadano a riempire pacchetti strutturati di strumenti finanziari. In questo modo ora l'amministrazione pubblica paghera' molto di piu' del debito acquisito perche' sara' come se avesse acceso un mutuo e se poi queste obbligazioni che si portano dietro questo debito verranno fatte acquistare come investimento ai cittadini italiani, magari anche alle pubbliche amministrazioni per rivalutare i loro capitali sarebbe veramente una spirale diabolica di indebitamento.

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