Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 28 agosto 2007

La spirale infinita del Capitalismo


Lo spauracchio del mostro comunista e' stato sventolato piu' volte dai cosidetti liberisti per offuscare le menti degli ignari consumatori. Oramai fa parte della nostra cultura moderna, retaggio di secoli di controinformazione e di mistificazioni, ed e' diventato un pregiudizio radicato. Basta pero' riprendere in mano gli scritti di Karl Marx o di Lenin per accorgersi di quanto siano attuali le cose che dicono. Stupito sono andato a ricontrollare le date in cui sono stati pubblicati e l'amara considerazione che mi e' venuta spontanea e' che non ci siamo mossi di un millimetro dalla realta' rappresentata negli scritti dei primi comunisti. Il riscatto da una condizione di sfruttamento e condizionamento iniziata con le prime istallazioni industriali non e' mai avvenuto. E' come se il tempo si fosse fermato, o meglio e' come se fossimo piombati in un girone infernale dantesto dove come i dannati subiamo periodicamente le stesse torture. Ma probabilmente non si e' fermato il tempo, l'andamento e' a spirale e prima o poi raggiungeremo il punto piu' basso e non potremo far altro che risalire. La nostra scarsa cultura, la nostra assuefazione alla controinformazione, la nostra apatia e passivita' hanno permesso che un mondo di privilegi e corruzione potesse sopravvivere: ma le basi su cui si poggia sono fragili.

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