Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

venerdì 25 gennaio 2008

Quando ci sara' una nuova Italia?

Per quelli che manifestano solidarieta' in piazza per Mastella io provo vergogna, provo vergogna per come abbiamo ridotto all'ignoranza il tessuto sociale italiano. Quando si giustificano dicendo che il compito di un politico e' di mettersi a disposizione dei cittadini non gli passa neanche per l'anticamera della testa che i favori che Mastella elargisce li paga con i soldi di tutti i cittadini e che si incanalano nel suo finto giornale, nella sua pensione da giornalista, nelle sue indennita' di parlamentare, insomma sono tutti soldi nostri. Perche' non vengono a chiedere a ognuno di noi se ci piace pagare la gente di Ceppaloni per occupare posti indegnamente consegnati a loro. Perche' non capiscono che stanno vivendo una condizione di parassitismo sulle spalle di tutti gli italiani? Finche' permetteremo a questi personaggi di distribuire caramelle pagate con i soldi nostri ai suoi affiliati e sodali, queste sacche di inefficienza e sottocultura caratterizzeranno il nostro tessuto sociale. Non riescono a rendersi conto di essere trattati come degli schiavi entrando in un giro di legami e di forzati scambi di favori in cui si svende anche l'ultimo briciolo di moralita' e di coerenza. Il problema della politica e' che offrono semplicemente quello che il mercato richiede e cioe' sottocultura, corruzione, favoritismi e amoralita'. Il problema sono gli italiani e il loro concetto del senso civico, della morale. E' vero che si meritano quello che hanno se non hanno piu' la voglia e il coraggio di cambiare loro stessi. Tutto questo puo' sfociare solo in un'esplosione cieca di violenza per esasperazione figlia della stupidita' e della sottocultura oppure verso una rassegnazione profonda di breve termine prima di abbraccire la via della violenza. Siamo un paese rimasto chiuso in una bolla temporale, si ripetono in continuazione come in una spirale viziosa gli stessi eventi che ci portiamo dietro dal lontano 1969, le stesse forme di corruzione, le stesse lobby, le stesse persone al governo e nella politica e se non le stesse con la stessa mentalita', il tempo si e' fermato decretando il nostro isolamento dallo sviluppo e dalla civilta'. Non abbiamo piu' Craxi ma al suo posto abbiamo Berlusconi che ne ripercorre i passi ispirandosi al loro vecchio maestro che fece la marcia su Roma, non abbiamo piu' la DC ma abbiamo il Papa che ne ha preso il posto, non abbiamo piu' la destra ma al loro posto abbiamo le squadre punitive e violente che girano per le strade e si autoproclamano portavoci delle richieste di tutto il popolo (come si permettono di farsi interpreti di quello che mi passa per la testa senza neanche avermi interpellato?). Provo una grande vergogna per le troppe cose che ho visto fare agli italiani che sto perdendo la fiducia che qualcosa possa cambiare. Per quanto riguarda i politici non sono altro che grandi burattinai che tengono per i loro fili le coscienze della gente, essi rappresentano semplicemente la vera faccia degli italiani e provo per loro la stessa vergogna.

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