Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 23 ottobre 2007

Evasione Fiscale e lotta di casta



Notizia di oggi che va legata indissolubilmente alla notizia sugli introiti della Mafia. Chi non paga le tasse oggi in italia e' stimato che sottrare al fisco circa 100 miliardi all'anno pari al 7% del PIL nazionale. E' un vero record dell'evasione fiscale. Il rapporto e' stato redatto dal vice ministro Vincenzo Visco e dichiara che il fenomeno e' diffuso in tutti i settori ma alcuni pesano piu' di altri. Infatti piu' dell'80% dell'evasione e' nel settore dei servizi e nel commercio al dettaglio. Anche l'agricoltura e il settore delle costruzioni e dei servizi immobiliari stanno aumentando la loro evasione celando l'imponibile nelle loro dichiarazioni dei redditi. Sembra non esista una distinzione tra nord e sud dell'Italia. Se facciamo il paio con le notizie sugli introiti della mafia lato estorsione e usura ci possiamo rendere conto che circa il 14% del PIL scompare in questi buchi neri e viene sottratto dai settori dei servizi e del commercio al dettaglio. Questo ci porta ad un'amara considerazione che e' la seguente, se in linea teorica questi settori sono in grado di sopravvivere pagando il pizzo e sottraendo soldi alla comunita' di quanto sono aumentati i prezzi dei prodotti e dei servizi in Italia? Ci viene da pensare che i nostri bravi commercianti e i nostri bravi imprenditori abbiano socializzato i costi delle loro attivita' sull'intera comunita' nazionale. Noi paghiamo due volte, la prima perche' per rifarsi delle perdite i costi dei prodotti vengono aumentati selvaggiamente, la seconda perche' per recuperare i soldi evasi da investire in infrastrutture e servizi lo Stato li viene a chiedere a noi con le tasse alla fonte che tutti i lavoratori dipendenti pagano automaticamente. E' una guerra tra poveri, commercianti e imprenditori mangiano sulla testa degli impiegati e recuperano le loro perdite imponendo un regime di prezzi drogato. E se l'imprenditore che paga il pizzo si rifa' delle perdite non dichiarando parte degli incassi ed aumentando i prezzi dei prodotti, figuriamoci quello che il pizzo non lo paga quanto puo' guadagnare dalla sua attivita'. La concorrenza non esiste sul mercato ma piuttosto esiste il corporativismo e la divisione in caste sociali per cui in ogni settore si ergono le difese di comune accordo in maniera tale da continuare a spillare soldi alla povera gente. In questo modo non esistera' mai neanche la mobilita' sociale. Ci domandiamo perche' i prezzi sono aumentanti? perche' con l'introduzione dell'euro tutto e' di colpo aumentato? Questo e' successo perche' c'era la possibilita' di rubare soldi ancora di piu' e si e' incominciato a gonfiare la bolla speculativa e le filiere di parassiti sono aumentate perche' dove c'e' il miele le api aumentano. Oramai la spinta al rialzo dei prezzi arriva da troppi rivoli di filiere infinite dove sono entrati innumerevoli parassiti a succhiare il sangue. E' una macchina che oramai e' avviata e non e' facile arginarlo alla fonte perche' e' una situazione troppo comoda per chi ci specula che fara' in modo di mantenerla tale.

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