Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

giovedì 25 ottobre 2007

Legge e civilta' inversamente legate tra loro


"La Legge sono IO!"

[Dredd Judge]


Se qualcuno volesse fare uno studio scientifico sull'indicatore della civilta' di un popolo in relazione al volume della giurisprudenza e dottrina presente forse troverebbe una relazione non sempre direttamente proporzionale. Quando parliamo di civilta' parliamo anche di liberta' e alcune organizzazioni per la promozione e ricerca delle liberta' nel mondo basano le loro rilevazioni su indicatori come i diritti politici e le liberta' civili. Per diritti politici si intendono quelle prerogative che permettono agli individui di partecipare in piena liberta' al processo politico come per esempio poter votare liberamente per distinte alternative, competere per cariche pubbliche, unirsi a partiti politici, etc.. Per liberta' civili si intende la liberta' di esprimersi e di credere, il diritto di associarsi o organizzarsi, leggi e regolamenti, l'autonomia personale che non interferisca con lo Stato. Secondo me quando si parla di leggi e regolamenti come indicatori della liberta' civile bisogna stare attenti a come li si maneggia. Prendiamo l'esempio dell'Italia e quello dell'Inghilterra. In Inghilterra l'ordinamento giuridico e' fondato su leggi non scritte e sviluppatosi attraverso i precedenti delle decisioni giurisprudenziali. In questo sistema il ruolo della dottrina giuridica e' limitato e non esiste la codificazione delle leggi. In Italia vale il retaggio del diritto romano che ha portato alla codificazione delle leggi e al prolificare della dottrina che spesso influenza la giurisprudenza. In questo quadro d'insieme in Italia il Parlamento stesso diventa agente attivo nella fabbricazione continua di legge che spesso ha l'apparenza di dottrina e speculazione pura e altre volta ha l'aspetto di ottusa restrizione dei diritti dei cittadini. La legge non ha anima, non e' umana, non si pone questioni morali o di coscienza, la legge viene semplicemente applicata e nei casi peggiori utilizzata a proprio vantaggio, tutto questo perche' e' scritta e quindi e' assoluta. Io sostengo che in un paese dove il numero di leggi, regolamenti, dottrina e giurisprudenza aumentano esponenzialmente ogni anno andando a regolamentare anche i piu' piccoli e infinitesimali comportamenti umani, quel paese imbocca la strada dell'incivilta' andando verso una dittatura ottusa della parola scritta. E' facile vadere oggi come oggi personaggi a dir poco osceni che applicano la legge e le loro prerogative scritte solo per opportunita' e interesse personale, dal punto di vista formale sono inappellabili. Questa e' la dimostrazione di come la burocrazia si autogenera e prolifica e ramifica in tutta la societa', e per burocrazia non intendo solo l'attuale apparato amministrativo, intendo invece la mentalita' burocratica che piano piano incomincia a far parte di ognuno di noi e che ci trasforma in scheggie impazite che operano all'interno di un quadro normativo invasivo. Per me l'Italia e' indubbiamente un paese incivile, anche perche' faccio una piccola e banale considerazione. Se in Italia vale il detto fatta la legge trovato l'inganno questo significa che ogni legge che viene fatta serve in teoria per regolamentare un comportamento sbagliato, ma paradossalmente la legge stessa da vita ad altri e piu' sofisticati comportamenti illegali. Per cui il proloficare della legge potrebbe essere infinito e invece al contrario, non so se per questioni di interessi personali o per semplice stupidita', la legge si sta trasformando in quello che dovrebbe combattere. Non estite piu' la legge scritta che istituzionalizza per cosi' dire un comportamento usuale e consuetudinario della societa' civile, oggi esiste la legge che tenta forzosamente di imporre comportamenti "civili". Ecco perche' viviamo sotto una dittatura della legge che chiaramente ha portato nel tempo alla scomparsa della moralita' e del senso civico nella gente perche' la legge stessa ha invaso quel confine ponendosi di fronte al cittadino come valida alternativa. Ma non potra' mai essere una valida alternativa allla coscienza e al senso di moralita', potra' invece solamente contribuire a farli scopoarire del tutto.

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