Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

mercoledì 3 ottobre 2007

Il Monastero

Istituzione fondante e strumento facilitatore per la realizzazione della catena o rete e' il Monastero. Per istituzione intendo quell'organizzazione, o meccanismo o struttura sociale, che governano il comportamento di due o più individui. Non a caso uso la terminologia simbolica che rappresenta il centro di culto religiosa delle comunita'. Come il monastero e' il centro di culto religioso cosi' il monastero e' il centro nevralgico della catena, punto fondamentale di aggregazione e di confronto. La Secolarizzazione in occidente ha portato alla perdita dell'ingerenza della religione nella vita di tutti i giorni generando pero' uno Stato e un'articolazione amministrativa che rappresenta quasi un corpo estraneo a quello che e' il reale tessuto sociale. Citando Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Secolarizzazione) La societa' - nel suo complesso - non adotta più un comportamento sacrale, si allontana da schemi, usi e costumi tradizionali, da posizioni dogmatiche e aprioristiche, specialmente in campo religioso; questo fenomeno investe tutto il sistema dei valori, modificandoli e, con essi, trasformando anche le identità, le appartenenze, comprese quelle laiche o laicizzate. Questo aspetto della modernizzazione che ha incentivato l'istruzione laica obbligatoria e la separazione tra stato e chiesa ha avuto come conseguenze da una parte l'urbanizzazione, l'industrializzazione e la mobilita' di classe ma di contro ha introdotto l'individualismo, la passivita', la corruzione e il parassitismo. Chiaramente in contrapposizione alla secolarizzazione non pongo il dogmatismo e le verita' aprioristiche e quindi non prefiguro la creazione di un clero che abbia un ruolo distinto da quello dei fedeli di tipo direttivo, ma una autogestione fondata su valori sacri cioe' intoccabili e che appartengono alla sfera del divino. Invoco la sacralita' dei valori perche' devono essere intoccabili e non rispettarli deve essere considerato peccato verso il genere umano stesso, sacrilegio. La sfera dei valori e' separata dall'uomo, e' verita' assoluta e universale, e' il contatto diretto con la divinita' che risiede nell'uomo e' l'aspirazione alla divinita' dell'uomo stesso. Non per questo credo nell'esistenza materiale di uno Dio ma credo nell'esistenza della natura divina dell'uomo daterminata dai suoi valori piu' alti. Per questo il monastero deve essere il centro dell'insegnamento dei valori sacri che si adopera a che vengano tramandati e messi in opera grazie alla tradizione e alla liturgia. Il monastero e' il luogo dove la ricerca della verita' e della liberta' interiore avviene attraverso un cammino insieme agli altri, un luogo dove il rito comunionale ricalca i passi del "discorso della montagna" nel Vangelo secondo Matteo come orientamento generale ma differendo nei contenuti eventualmente. Il monastero con la sua centralita' costituisce le giunture della rete, l'insieme dei monasteri rappresentano una catena dove tutti comunicano con tutti e rappresentano un unico organismo. I monasteri devono diventare centri di educazione spirituale, di conoscenza e di istruzione intorno ai quali costruire la vita di tutti i giorni e organizzarla in tutte le sue articolazioni. Il monastero e' il simbolo dell'appartenenza e della comunione e i fedeli sopportando grandi sacrifici si battono per la verita' e la giustizia allontanado da se la corruzione, il desiderio, l'ignoranza e la paura. Il monastero diviene il centro della coscienza morale, il punto di riferimento e lo stimolo per la buona pratica delle virtu' con la sua liturgia. Solo con la presenza del monastero e' possibile un autentico recupero della verita' e del significato del proprio destino, un recupero della nostra coscienza religiosa lontana dalle gerarchie clericali e dalla ricerca di una consolazione divina e un paradiso celeste ma piu' vicina alla divinita' che e' dentro l'uomo.

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