Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 23 ottobre 2007

La Mafia S.p.A.


Finalmente una buona notizia dall'Italia per quanto riguarda l'economia. Abbiamo scoperto che la nostra produzione industriale ha un nuovo campione, la Mafia. La Mafia fattura, per quanto ci e' dato di sapere, circa 90 miliardi di euro all'anno che corrisponde a circa il 6% del PIL nazionale. Se pensiamo che questo dato e' solo un dato parziale possiamo ben immaginare quanto misero sia il nostro PIL e quanto vasta sia la ricchezza che viene sottratta ai cittadini. La mafia e' l'azienda piu' florida dell'italia perche' non da segni di fallimento e i suoi utili sono una certezza, cosa che se guardiamo i nostri "imprenditori" a confronto nella maggioranza dei casi sono degli scolaretti che tentano di fare i furbetti e gli riesce pure male. Il giro di affari su cui fa utili la mafia si concentra su settori come l'usura, l'estorsione ma anche l'agroalimentare, il turismo, l'immobiliare, le forniture pubbliche, i rifiuti e gli appalti. Se tutta questa ricchezza la mafia la recupera dalle imprese "regolari" o mettendosi in concorrenza con le stesse possiamo immaginare quanta ricchezza e risorse vengono sottratte alla societa' civile dalle stesse imprese. Se contiamo che i rapporti sul fenomeno indicano che il reato piu' economicamente rilevante e' quello dell'usura con 30 miliardi di euro movimentanti ogni anno dei quali 12 sono a carico dei commercianti, ci possiamo rendere conto di quanti soldi circolano e vanno sono in una direzione. Chiaramente tutta questa sottrazione di ricchezza viene poi riversata sui cittadini con l'aumento dei prezzi. Ma questo fenomeno ha anche un aspetto positivo, dove la contraffazione e la pirateria recupera 7,4 miliardi dal mercato questi sono tutti soldi guadagnati dai consumatori a scapito di avidi commercianti, e' una forma deviata di concorrenza. Aumentano inoltre gli affiliati ai clan mafiosi tanto da prefigurare la creazione di un nuovo tessuto sociale organizzato, uno stato nello stato. Gli affiliati rilevati sono 20.000 di cui 6700 nella Camorra, 6000 nella 'Ndrangheta, 5500 in Cosa Nostra e 2000 nella Sacra Corona Unita. Dal punto di vista dei ricavi la mafia calabrese e' al top delle mafie. E' come una grande corporazione che sfrutta il vantaggio di operare in un mercato senza regole. Dall'altra parte troviamo altre corporazioni che difendono i loro interessi e socializzando i costi che pero' sono costrette a operare in un mercato dove devono per forza di cose fare pressioni sulla politica per cambiare le regole, e lo fanno tutti i giorni. Dal lato della popolazione civile nessuna corporazione tutela i loro interessi e subiscono una depauperazione da entrambe i lati. Purtroppo per noi ne l'uno, la mafia, ne l'altro modello economico, il mercato, sono validi per far crescere la ricchezza e migliorare le condizioni di vita.

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