Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 16 ottobre 2007

Italiani individualisti e sfiduciati?

La risposta e' si, sicuramente si. L'articoletto e' apparso come trafiletto su Metro di oggi (http://www.metronews.it/) con un'intervista a Giampaolo Nuvolati docente al dipartimento di Sociologia e ricerca sociale della Bicocca di Milano. Il nostro docente afferma che agli italiani manca la "cultura degli spazi pubblici", forse non e' la scoperta dell'America ma l'importante e' fare uscire allo scoperto quello che ognuno di noi gia' sa dentro di se. Nella cultura degli spazi pubblici io ci mentto anche la capacita' di vivere insieme agli altri e di sentirsi partecipi e appartenenti a una comunita'. Lo stile di vita che conduciamo oggi giorno che e' drasticamente cambiato da quello che era negli anni '80 ci ha portato a chiuderci in noi stessi e a curare solo gli interessi personali e degli affetti a noi piu' vicini. Siamo diventati disperatamente individualisti e misantropi per cui abbiamo timore dell'altro e del diverso e arriviamo anche a non sopportare la sua presenza considerandola un'invasione di campo. Questo isolamento ci porta di conseguenza all'inevitabile innalzamento della sfiducia nelle strutture, nel futuro e negli altri. Siamo un popolo di consumatori tristi, assopiti e razzisti nel senso piu' ampio del termine. Una societa' cosi' fatta va veloce verso l'autodistruzione. La poche iniziative sociali e civili che ancora riescono a coinvolgere i cittadini e sopratutto i giovani stanno diventando sempre piu' appannaggio di una categoria di persone che ancora subisce l'orientamento del clero cattolico, ma le nuove generazioni sembrano crescere con l'immunita' a questo indottrinamento.

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