Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

lunedì 8 ottobre 2007

La rete e i poteri forti

Proporre una struttura economica e sociale come la catena significa andare in contro a un problema di ordine opportunistico. Sappiamo bene che oggi le societa' sviluppate costituiscono la minoranza della popolazione sulla faccia della terra e queste ultime consumano quasi l'80% delle risorse del pianeta. I costi di questi consumi sono indirettamente scaricate sul resto della popolazione mondiale che vive in uno stato miserevole di poverta'. Prefigurare la possibilita' di una societa' universalmente connessa e che soddisfa i suoi bisogni collaborando sembra un obiettivo impossibile e per alcuni fastidioso. Non dobbiamo scordarci che nelle societa' sviluppate la maggior parte della produzione e' concentrata nei servizi terziari i quali a loro volta non possono sempre definirsi propriamente produttivi per quel che riguarda il soddisfacimento dei bisogni primari delle persone. E' anche vero probabilmente che la stessa terra non riesce piu' a sostenere la crescita democrafica della razza umana. La via che propongo e' quella dell'integrazione della produzione compatibilmente con i ritmi della natura, la sovraproduzione che risponde a meccanismi di profitto sta distruggendo i territori rendendo sempre meno fertile la terra e diminuendo le disponibilita' di territori coltivabili. L'unico futuro che ci propongono e' quello dell'OGM e delle coltivazioni artificiali. Esiste poi una presenza di poteri forti che sopravvive mantenedo la situazione economica e produttiva cosi' com'e' sfruttando il sentimento opportunista che regna in ognuno di noi. I costi indiretti della produzione come l'inquinamento, l'inaridimento delle terre coltivabili, la sottrazione di risorse alle popolazioni del terzo mondo, la poverta' per la maggior parte dei consumatori mondiali e' trasparente ed e' un fardello troppo pesante perche' possa essere gestito dal singolo individuo. E' per questo che le persone comuni si rifugiano nella loro "zona di comfort" fatta di abitudini e di bisogni e servizi che gli vengono forniti e che nell'insieme costituisce la sua qualita' di vita. Non sono disposti facilmente a rinunciarci. L'opportunismo e l'individualismo che oramani regnano in ogni individuo lo portano a sfruttare ogni inefficienza del sistema a suo vantaggio perche' il sistema stesso rappresenta un corpo estraneo dalla sua persona, non lo sfiora minimamente l'idea che il sistema e' fatto di persone come lui e che ogni suo privilegio e' qualcosa tolto ad un altro. Si e' perso anche il concetto che le soddisfazioni costano fatica e sudore della fronte e ogni cosa va guadagnata, e' anche una questione di dignita' personale. Oggi la vita e' diventata troppo facile e banale, troppo comoda e priva di grosse emozioni, quasi perde di ogni significato perche' le cose ti arrivano senza muovere un muscolo. E qualcuno, pochi, ci marcia su questo sistema di cose e vive al di sopra delle possibilita' della gente comune. Questi sono i poteri forti, coloro i quali fanno squadra per mantenere le loro posizioni di privilegio ma che poi si mangiano tra di loro quando si tratta di dividere la ricca torta. Ogni mezzo e' lecito per i poteri forti per mantenere la situazione cosi' com'e' ed allargare la loro influenza e la dipendenza della gente da loro. La situazione attuale vede le persone dipendere come cuccioli appena nati dalle mammelle del sistema e il sistema e' un corpo estraneo gestito dai poteri forti, il sistema e' lo stato, sono le multinazionali, sono le grosse strutture finanziarie e sono gli enti sovranazionali. Tutti loro sono spinti dalla brama di potere e dalla ricchezza. Spingere per un sistema in cui tutti collaborano e danno il loro contributo significa dare giustificazione e significato alle proprie azioni e come si potrebbero porre queste persone che vivvono da parassiti succhiando il sangue a un sistema-mostro che loro stessi hanno creato e alimentano? La loro arma contro la catena e' la perdita delle comodita' e dei privilegi sia piccoli che grandi a cui nessuno puo' rinunciare facilmente. Tra una prospettiva di fatica e sudore della fronte e l'attuale vita comoda e piena di agi la scelta non e' difficile. E' per questa ragione che i poteri forti sopravvivono e mantengono salde le loro posizioni altolocate e la gente comune vive nell'aspirazione a ricoprire un giorno quei posti. Falso ideale che occupa la mente di ognuno di noi trasformandolo in brama, e' un gioco che ci riporta al mondo animale da cui veniamo. Come in un branco esiste il capo che domina allo stesso modo egli sa che prima o poi la sua posizione di privilegio verra' minacciata da un giovane lupo che vorra' prendere il suo posto. Nella vita lottiamo per prendere posizioni di privilegio, per avere piu' soldi e ci scordiamo di essere diversi dalle bestie e di avere una mente razionale che pensa e studia il mondo che gli sta intorno e che crea e costruisce e che grazie al confronto con i suoi simili puo' arrivare a toccare la perfezione. In fondo anche il potere e' una forma di rapporto con gli altri in cui quello che cerchiamo e' il riconoscimento e l'approvazione, solo che e' una forma corrotta di interazione con gli altri. Molto probabilmente per sbloccare la situazione di staticita' delle dinamiche sociali attuali verso una configurazione che prevede la catena/rete come prospettiva avremo bisogno di una guida. Piu' la coscienza umana e la razio perdono di lucidita' e si assopiscono negli schemi di tutti i giorni e piu' e' forte l'esigenza di una leader che risvegli le coscienze, e l'esigenza viene proprio dalle coscienze di tutti che indirettamente chiedono di essere risvegliate. Il leader e' una guida un simbolo del cambiamento, il succedaneo dei poteri forti e per questo la sua nascita e ascesa sara' da sempre osteggiata.

Nessun commento: