Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

venerdì 31 agosto 2007

Ipotesi di complotto Americano

Cosa sta succedendo all'economia americana? Proviamo a fare le somme degli avvenimenti che la cronaca ci ha riportato e tracciamo una linea immaginaria che li colleghi tutti portando alla luce se possibile un disegno occulto sotto ogni accadimento. Undici settembre 2001, attentato alle torri gemelle, guarda caso viene colpito il centro della finanza americana gli altri tentativi possono essere considerati dei fallimenti. L'America dichiara guerra al terrorismo e invade l'Afganistan. Ma cosa c'e' in Afganistan di interesse per l'America? E' un paese tra i piu' poveri ma la sua posizione geografica che lo pone a confine tra Iran, Pakistan, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan e Cina lo pone in una condizione strategica per il passaggio di oleodotti in via alternativa a quelli provenienti dalla Russia. Inoltre e' un territorio senza governo oramai, devastato dalla guerra, invaso dai profughi e condannato a subire i signori della guerra, le guerre intestine e il commercio della droga: e' quindi un paese che costa poco e sopratutto corrutibile. In termini economici e' un asset per l'America. Ricordiamo inoltre che il capo della fazione terroristica Bin Laden fa parte di una famiglia che ha sempre fatto affari ed e' sempre stato in buoni rapporti con la famiglia dell'attuale presidente americano George Bush. A valle dell'invasione da parte dell'Iraq del Kwait, dietro comando del dittatore Saddam Husayn, le Nazioni unite sotto il comando dell'America intervengono e in seguito l'America stessa interverra' una seconda volta invadendo l'Iraq e catturando il suo dittatore trasformando nel 2003 l'Iraq in un protettorato Americano. Ma cosa c'e' in Iraq di interesse per l'America? L'iraq confina con turchia, Arabia Saudita, Kwait, Siria, Giordania e Iran. E' in una posizione d'oro per quanto riguarda l'approvvigionamento del petrolio e ne e' oltretutto anche uno dei maggiori produttori. Non scordiamoci anche che e' un territorio islamico e quindi nemico a prescindere e da quelle parti c'e' lo stato d'Isdraele amico dell'America da sempre e testa d'ariete in medio oriente per gli interessi occidentali. Ecco un altro succulento asset per l'America. Agosto 2007 crisi dei mutui subprime americani, i vari istituti bancari centrali come la Fed e la BCE intervengono sul mercato per attenuare gli effetti dello scossone finanziario. Ma sara' vero? Quanto vale la moneta americana oggi? La produzione americana non fa passi da gigante rispetto all'inflazione reale, e inoltre l'america e' indebitata fino al colo, la sua bilancia dei pagamenti registra cifre astronomiche di debito nei confronti degli altri paesi primo della fila la Cina che continua ad acquistare crediti Federali e moneta americana per non fermare quella che attualmente e' la sua principale fonte di esportazione mondiale. Ma tutto questo quanto puo' durare? L'America sa che non potra' continuare a far crescere infinitamente il suo debito verso gli altri paesi, in questo modo la sua monesta sta velocemente perdendo valore e diventando carta da cesso. A fronte di questa iperinflazione galoppante deve cautelarsi con dei beni rifugio reali o quantomeno rendere convertibile la sua moneta. Non ci scordiamo che la Cina che e' il suo piu' grande creditore ha un bisogno smisurato di materie prime essendo un paese che vive di industria manifatturiera, e quindi ha bisogno sopratutto di petrolio fra le altre cose. Come fare? Lo ha gia' fatto e lo sta facendo, sta allargando la sua mano sull'Afganistan, sull'Iraq e chissa' che altro c'e' in programma. Di contro il suo mercato finanziario con la sua gigantesca presenza di strumenti derivati si sta gonfiando come un palloncino e da segni di cedimento strutturale. Piano piano si generano piccole falle e piccoli scoppi mascherati da crisi sub-prime. Non sono altro che avvisaglie di un sistema che prima o poi crollera' perche' l'economia reale non regge e la moneta sta diventano carta straccia. Unici assets di valore, unico bene rifugio di questo blob di speculatori e dissipatori di risorse sono le conquiste appena fatte. Paradossalmente l'America deve ringraziare il suo presidente perche' gli ha comprato un paracadute in previsione della prossima caduta in picchiata verso il baratro. Qualcuno si e' accorto di questo complotto americano? Forse l'Europa ha avvertito la puzza di bruciato e si sta muovendo di conseguenza sopportando e fiancheggiando l'America nel suo disegno perverso cercando di ottenere qualche briciola e cercando di non far crollare quel colosso ingombrante, perche' se questo dovesse succedere non sarebbe il solo a crollare.

giovedì 30 agosto 2007

Hayao Miyazaki


Parliamo della passione che ha sempre pervaso la mia vita fin da piccolo i fumetti e i cartoons. Ho sempre disegnato da piccolo, poi con il tempo e con Ingegneria ho perso l'abitudine. Ho conosciuto il "maestro" vedendo il cartoon Conan il ragazzo del futuro. C'e' una strana affinita' d'animo a mio parere tra me e il "maestro". La sua smisurata sensibilita' e genuina ingenuita' si riversano come un fiume in piena nelle sue opere. Quando guardo un suo film ritrovo quella pace dello spirito, quei valori morali sacri e quel rispetto per la natura e per l'essere umano in tutte le sue espressioni che sono scomparsi dalla vita di tutti i giorni. Ricomincio a guardare il mondo come un bambino, e lo vedo piu' bello, piu' pulito. Non a caso nelle sue opere la maggior parte dei protagonisti sono bambini, perche' e' in loro che sta la forza di pacificare e riconciliare gli adulti con se stessi e con la natura: la forza dell'innocenza e della purezza. L'altro protagonista dei suoi film animati e' la natura con la sua forza primordiale che presto o tardi soverchia ogni cosa e con il suo lato materno che richiama a se tutti i suoi figli, animali e uomini. Ecco una sua sintetica biografia su wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Hayao_Miyazaki.

Grazie "maestro" di aver tenuto viva la mia parte piu' pura dell'anima.

martedì 28 agosto 2007

La spirale infinita del Capitalismo


Lo spauracchio del mostro comunista e' stato sventolato piu' volte dai cosidetti liberisti per offuscare le menti degli ignari consumatori. Oramai fa parte della nostra cultura moderna, retaggio di secoli di controinformazione e di mistificazioni, ed e' diventato un pregiudizio radicato. Basta pero' riprendere in mano gli scritti di Karl Marx o di Lenin per accorgersi di quanto siano attuali le cose che dicono. Stupito sono andato a ricontrollare le date in cui sono stati pubblicati e l'amara considerazione che mi e' venuta spontanea e' che non ci siamo mossi di un millimetro dalla realta' rappresentata negli scritti dei primi comunisti. Il riscatto da una condizione di sfruttamento e condizionamento iniziata con le prime istallazioni industriali non e' mai avvenuto. E' come se il tempo si fosse fermato, o meglio e' come se fossimo piombati in un girone infernale dantesto dove come i dannati subiamo periodicamente le stesse torture. Ma probabilmente non si e' fermato il tempo, l'andamento e' a spirale e prima o poi raggiungeremo il punto piu' basso e non potremo far altro che risalire. La nostra scarsa cultura, la nostra assuefazione alla controinformazione, la nostra apatia e passivita' hanno permesso che un mondo di privilegi e corruzione potesse sopravvivere: ma le basi su cui si poggia sono fragili.

lunedì 27 agosto 2007

Domande senza risposta documentata

Mi piacerebbe documentarmi in modo approfondito per rispondere a queste semplici domande:
1) Come hanno potuto personaggi come "i furbetti del quartierino" vivere e fare affari contando su di un credito smisurato a fronte di poche o nessuna garanzia.
2) Come e' possibile per le Banche cartolizzare le porprie posizioni creditizie (per esempio mutui): quali sono i guadagni attesi per chi acquista questi crediti e quanto ci guadagna la banca?
3) Come e' possibile vivere sempre a credito senza produrre nulla di concreto. Vivere in una situazione debitoria perenne ripagando i debiti con altri crediti. Un altro aspetto della moltiplicazione della moneta.
Se riesco a trovare il tempo e la documentazione vorrei scriverne in dettaglio.
Speriamo di avere fortuna.

domenica 26 agosto 2007

La Morale come motore regolatore della vita

Se pensavate che prima o poi il cancro della specie umana avrebbe invaso e devastato l'intera terra potete stare tranquilli non accadra'. Come direbbero gli antichi forze ultraterrene stanno giocando una partita piu' grande di noi per limitare i danni. Ma in fondo queste forze non dobbiamo andarle a cercare troppo in la' in chissa' quale spazio metafisico, queste forze esistono nell'uomo stesso e sono in continuo conflitto tra di loro. La piu' alta e piu devastante di queste forze e' sicuramente la morale. Dal primo momento che l'uomo accede alla sfera dell'autocoscienza si riconosce come soggetto e non oggetto della natura e come appartenente volente o nolente a una comunita' di individui. La maggiorparte delle sensazioni che ci avvicinano alla coscienza di Se' si appoggiano al giudizio, all'ammirazione alla simpatia all'odio degli altri. L'uomo e' indubbiamente un animale sociale e partecipa delle stesse emozioni e sentimenti della comunita' a cui appartiene. Nel corso della storia questa forza morale e' stata abbracciata e applicata e poi abbandonata ogni qual volta l'uomo ha perso coscienza di se e ha dimenticato il rispetto per il prossimo, per la sua liberta' e per le sue esigenze. Le guerre e la sopraffazione hanno inevitabilmente soppresso la morale e avviato un processo regolare di abbattimento demografico. Forse c'e' da pensare che sia un meccanismo naturale di regolazione che prevede un meccanismo di controllo demografico involontario. Oggi, casi specifici a parte come la guerra in Afganistan o Iraq, le guerre non esistono piu' nella maggior parte dei paesi sviluppati, e allora verrebbe da pensare che questo meccanismo automatico si sia fermato. Sbaliato. Il meccanismo funziona ancora ma e' piu' subdolo, sta agendo da tempo sottotraccia e non ce ne accorgiamo. La "morale" capitalistica immorale ci sta sterminando piano piano. Le condizioni di vita sono peggiorate anche se i tempi si sono allungati, ma e' solo un accanimento terapeutico un incomprensibile prolungarsi di una vita piena di acciacchi e sofferenze: quanto e' forte l'istinto di sopravvivenza. Nelle citta' fa sempre piu' caldo, i cibi che mangiamo fanno sempre piu' schifo, siamo affetti da nuove malattie di continuo e per porre rimedio a questo continuiamo a usare energia per rinfrescarci, a sfruttare sempre di piu' le risorse naturali e a inventare nuovi e inutili farmaci che curano malattie e ne fanno sorgere altre di nuove. Questo perche' l'uomo non e' piu' visto come soggetto ma come oggetto, non piu' come fine ma come mezzo da sfruttare, e questo il buon capitalista imprenditore fa'. Sfruttamento estremo delle risorse, persone viste come consumatori-oggetto e costi indiretti che vengono ribaltati su ognuno di noi come l'inquinamento, il riscaldamento terrestre e la corruzione. E cosi' siamo sempre piu' soli con noi stessi, ci attacchiamo a quei pochi affetti che abbiamo per ricreare una ambiente sociale che ci sorregga e ci insegnano a curare in nostri interessi anche a danno degli altri, l'individualismo prende il posto della morale. Ci stiamo autoflagellando e non lo riconosciamo perche' e' comodo che sia il capitalista che commetta azioni indecenti basta che a noi arrivino le stesse comodita' e beni di sempre: chiaramente la responsabilita' e' anche nostra che supportiamo involontariamente questa situazione. E quando non siamo noi ad autocastrarci ci pensa la natura che stuzzicata dalle nostre azioni sconsiderate scatena su di noi eventi di portata biblica: innondazioni, maremoti, tifoni, incendi, desertificazione.
Presto o tardi per necessita' dovremo recuperare la nostra coscienza morale e agire di conseguenza. Quando questo accadra' usciremo da questo medioevo oscuro in cui ci siamo impantanati da anni.

Cambio layout grafico

Oggi prendendo spunto dal blog di http://unallegrolupacchiottorosso.blogspot.com/
ho cambiato il layout della mia pagina.
Ringrazio il lupachiotto per l'involontario suggerimento.

giovedì 23 agosto 2007

Liquidita' dei mercati e ruolo delle banche centrali

In merito al funzionamento delle banche centrali e alla liquidita' presente sui mercati mondiali e' necessario per capire bene come funzionano le cose addentrarsi nei meccanismi regolatori degli istituti centrali. Ho trovato un interessante articolo che descrive in che modo le banche centrali rifinanziano le altre banche, e queste operazioni sono delle aste che periodicamente vengono effettuate sul mercato http://www.lavoce.info/news/view.php?id=10&cms_pk=2875&from=index.
Ultimamente nel mese di Agosto 2007 il fenomeno dei mutui subprime ha generato una crisi di liquidita' dovuta principalmente alla proliferazione di strumenti derivati sempre piu' sofisticati che hanno inglobato in se i crediti subprime condividendone i rischi di insolvenza. Le borse hanno reagito con un calo improvviso e sostenuto dei listini e un'improvvisa ondata di vendite. A questo punto le banche centrali come la FED e la BCE (seguite poi dalla banca centrale giapponese e australiana) hanno pensato che fosse necessaria una iniezione di liquidita' nei mercati tramite un'operazione di pronti contro termine "repo". In questo caso le banche hanno acquisito liquidita' per rispondere eventualmente a richieste di moneta da parte degli investitori.
Quello che ancora non ho ben chiaro e' se queste operazioni "repo" hanno scadenza a brevissimo tempo (tre giorni) oppure a lungo termine (tre mesi o piu'). Nel caso di operazioni a breve termine mi sfugge l'utilita' per le banche che in un momento di carenza di liquidita' si troverebbero a dover restituire il rifinanziamento con gli interessi a breve. In ogni caso un'operazione del genere da parte delle istituzioni bancarie centrali non e' da giudicare in senso positivo. Immettere nuova liquidita' nel mercato a fronte di una crisi finanziaria non migliora le cose dal punto di vista dell'investitore finale. Poiche' nuova moneta sul mercato ne diminuisce il valore aumentando l'inflazione e da la possibilita' di rifinanziare i debiti con altri debiti aumentando il livello di insolvenza. Inoltre l'accesso al credito reso cosi' facile e sopratutto garantito ogni qual volta il mercato ha degli scossoni non fa altro che aumentare il costo degli immobili e delle proprieta' mobiliari.
Credo che la FED abbia sbagliato ad adottare l'ulteriore misura di abbassare il tasso di sconto, in questo modo non ha fatto altro che innondare di liquidita' un mercato che ne richiede sempre di piu' perche' sempre di piu' ne richiedera' dato che puo' trovare da dove prenderne.
Forse l'azione piu' giusta sarebbe alzare i tassi di interesse ed aspettare che la bolla speculativa scoppi e le cose si sistemino in modo naturale. Ci saranno delle perdite ingenti che ricadranno sicuramente anche sugli incolpevoli risparmiatori, ma non credo che si aiuti l'economia elargendo risorse cosi' facilmente.

mercoledì 22 agosto 2007

Neo Feudalesimo

Oggi ho trovato un bellissimo "post" di Beppe Grillo (la linea rossa http://www.beppegrillo.it/2007/08/la_linea_rossa.html)
che rimanda a riflessioni sull'Economia del futuro che frullano per la mia testa da un po' di tempo.
Oggi, nell'epoca capitalistica dello sfruttamento incessante e senza limiti delle risorse naturali tutto si muove intorno all'Energia. Parlare di Energia significa parlare di petrolio, e il petrolio sta diminuendo e come conseguenza il suo prezzo sta aumentando a fronte di una sempre maggiore richiesta che viene sopratutto dagli stati in via di sviluppo come Cina e India. Ogni attivita' anche quelle che ci forniscono la sussitenza come le attivita' agricole vanno a petrolio, presto o tardi le grandi citta' inizieranno a fermarsi, una rotellina si fermera' e a catena tutto il meccanismo si inceppera'. In sostituzione del petrolio non abbiamo nulla al momento di cosi' sviluppato da poterlo sostituire e ci sara' quindi un periodo di transizione in cui ci dovremo arrangiare. In quel momento avere un pezzo di terreno e delle capacita' individuali di fare le cose come coltivare la terra saranno un bene preziosissimo. Si ritornera' probabilmente a un regime feudale in cui la soddisfazione dei bisogni della comunita' e le mansioni di tutti i giorni verranno gestite da piccole comunita' cooperanti e in relazione con altre comunita'. Forse scompariranno le sovrastrutture governative centrali e sovranazionali e le comunita' cureranno direttamente la gestione della vita e della produzione. Questo feudalesimo positivo io vedo nel futuro dell'umanita'. Questo ci mettera' nella condizione di poter fare nuovamente scoperte innovative e veramente utili, e non semplicemente vendibili sul mercato.
Prima di arrivare a questo forse passeremo per il nucleare che potra' sopperire in parte alle richieste di energia nelle sue varie forme di utilizzo.
Ma cosa ancora piu' spettacolare saranno gli spostamenti. Senza energia alternativa al petrolio le distanze ritorneranno ad essere incolmabili e forse a questo potra' sopperire la tecnologia e le telecomunicazioni. Faremo piu' viaggi virtuali che reali utilizzando la rete e visitando con un click le localita' lontane e comunicheremo con esse. Ma a quel punto le reti saranno di proprieta' di tutti perche' risorsa fondamentale per le comunita' per la comunicazione con il resto del mondo e per evitare l'isolamento globale.
Forse c'e' da sperare in un futuro cosi', dove saranno fondamentali la riappropriazione del territorio, la riscoperta dell'identita' culturale e storica, la volonta' di cooperare per soddisfare i bisogni di ogni giorno, la tutela dell'ambiente perche' unica ricchezza che ci puo' salvare da morte certa.

martedì 21 agosto 2007

Comunismo e Democrazia

La mattina, mentre prendo la metropolitana che mi porta al lavoro, la mia
mente inizia a lavorare e spaziare liberamente prima di alienarsi e scomparire
del tutto nel momento in cui inizio la mia mansione di tutti i giorni.
Lasciarsi trascinare nella vita di tutti i giorni dai piccoli problemi e dalle azioni quotidiane
ci allontana inesorabilmente dalla riflessione, dal confronto con noi stessi e tutto questo
non fa altro che aumentare quel senso di inadeguatezza e di incompletezza di cui
oggi molti soffrono.
Oggi facevo una semplice considerazione riflettendo sulle parole comunismo e democrazia,
quanto sia lontano il significato di queste parole dalla loro determinazione nella realta'.
In fondo questi due termini sono molto vicini tra di loro anche se hanno alle spalle una
storia diversa.
Il comunismo come ideologia nasce con Karl Marx come reazione a un capitalismo industriale
basato sullo sfruttamento della forza lavoro. La socializzazione delle risorse produttive, la coscienza di classe e la cooperazione tra gli uomini in contrapposizione allo sfruttamento perpetrato da pochi verso molti e alla istituzionalizzazione della proprieta' privata si puo' anche vedere come una democratizzazione dei processi produttivi e riproduttivi della vita di tutti i giorni. La democrazia e' il governo del popolo, come a dire la gestione e la pianificazione della vita e della produzione per il soddisfacimento dei bisogni umani fatta dalla cooperazione di tutti. Nella loro realizzazione pratica entrambe le due ideologie hanno partorito degli abomini corrotti. Il comunismo ha dato vita al dirigismo totalitario dell'unione sovietica e della cina in cui e' stato istituzionalizzato il governo di pochi su molti. La democrazia ha dato vita anch'essa a un modello di governo di pochi su molti giustificato dal fatto che per prendere decisioni a vantaggio dell'interesse pubblico e' praticamente ingestibile una consultazione di tutti. E' cosi' che sono nate le nomenklature in entrambe i regimi di governo.
L'uomo in fondo e' un animale evoluto ma sempre un animale, e prevale l'interesse presonale su quello pubblico e' cosi' una soluzione semplice quella di delegare decisioni di interesse comune ad altri. Questa situazione di comodo ha fatto si che nascessero in entrambe i casi infrastrutture al di sopra delle persone che si prendono cura delle stesse e prendono decisioni per conto di esse. Di conseguenza le persone si sono abituate ad essere accudite e si sono adagiate nella condizione assistenziale dello stato, sia esso democratico che comunista. Questo ha lasciato ampi spazi di manovra per avvantaggiare pochi a scapito di molti.
C'e' bisogno di un risveglio di coscienze e di una nuova consapevolezza di quelle che sono le inevitabili responsabilita' che ogni individuo ha verso gli altri e verso l'ambiente che lo circonda.
Senza tutto questo non hanno molto senso le proteste verso decisioni ingiuste perche' non esiste affatto il terreno per decisioni giuste.

Welcome

Nasce oggi questa mia pagina pubblica come blogger.
Ancora non so bene come utilizzare questo strumento ma mi piacerebbe
poter fornire agli altri un utlie mezzo di informazione.

Vorrei condividere idee e conoscenza.