Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

sabato 29 marzo 2008

Avviso a chiunque mi legga: tenetevi stretti i vostri soldi!!!

Incomincio a sentire puzza di bruciato, e l'odore e' molto forte. Crisi finanziaria, inflazione alta, mutui alle stelle, disoccupazione, fallimenti industriali, inquinamento, banche in lotta. E' iniziata la corsa ai soldi. E dove stanno i soldi? nelle magre tasche dei piccoli risparmiatori, degli impiegati che hanno un lavoro piu' o meno stabile. Incomincerete a ricevere telefonate dalle banche, dai consulenti finanziari, dalle societa' di prestiti, dalle assicurazioni per le pensioni integrative, tutti cercheranno di prendere dal vostro portafogli. MANDATELI A CAGARE!!! Oggi loro prendono dalle vostre tasche moneta sonante con cui mangeranno fino a quando dovranno erogarvi interessi maturati, vitalizi, pensioni integrative che sono piu' evanescenti di una tela di ragno. Tenetevi i soldi e spendetene quando ne avete necessita'. In periodi come questi le promesse future non sfamano. Questi parassiti che vivono delle risorse di altri devono avvizzire e trovarsi un lavoro vero. Quando vi squillera' il telefono o vi suoneranno alla porta, perche' succedera' e avverra' spesso, ditegli che non avete bisogno di nessuna spiegazione che gia' sapete quello che dovete fare e che nella lista delle cose da fare al primo posto c'e' quella di mandarli a fanculo.

venerdì 28 marzo 2008

Le nuove generazioni e il futuro

Oggi facevo una semplice considerazione sulle nuove generazioni. Anche se non ho un'eta' veneranda si puo' dire che sono stato giovane in passato e ora non posso piu' considerarmi tale. Quello che ricordo della mia gioventu' e' la spensieratezza, la tranquillita' e gli interessi. Se guardo a dove stiamo andando oggi posso rivolgere uno sguardo al passato e so dove vorrei che fossimo diretti, ho ben saldi i miei punti di riferimento. Per chi cresce oggi nella societa' moderna forse non puo' piu' fare affidamento neanche sulla speranza di un futuro migliore perche' non ha mai conosciuto tempi migliori e quindi non sa a cosa aspirare. E nel vortice della modernita' si sono persi i valori, l'educazione, la disciplina, l'integrita', il rispetto, la speranza, la solidarieta' e la memoria storica. Quello che insegna oggi la societa' moderna e' l'individualismo e la liberta' da ogni vincolo conquistata con la sopraffazione dell'altro. L'unica legge che viene rispettata e' quella soggettiva, una prospettiva relativistica che ci portera' verso la separazione dell'individuo dal nucleo della societa'.

giovedì 27 marzo 2008

Bollettino finanziario di guerra

L'uragano mutui subprime continua a portarsi appresso nella sua furia su tutto il globo terrestre banche, hedge founds, piccoli investitori, enti locali americani, fondi sovrani arabi e cinesi, deficit di nazioni. Ad ogni passaggio di finanza creativa il cerino acceso viene passato in mani diverse dopo aver portato profitti a chi lo aveva prima tra le mani. Tante banche, negli ultimi anni, hanno fatto utili miliardari finanziando questa clientela di "terza classe". Per gli istituti, in apparenza, non c'erano infatti rischi. Innanzitutto perché il prezzo delle case saliva sempre. Inoltre perché gli istituti di credito, una volta concesso il mutuo, lo cartolarizzavano: in pratica lo impacchettavano insieme a migliaia di altri mutui dentro speciali obbligazioni (chiamate Abs). Insomma: le banche erogavano il mutuo, e poi lo vendevano attraverso le obbligazioni "salsiccia". Il vento, nel 2006-2007, è però cambiato: i tassi d'interesse sono saliti e i prezzi delle case si sono raffreddati. Alcuni mutuatari non sono più riusciti a pagare le rate allora le ABS sono state re-impacchettate in altre obbligazioni i Cdo e in derivati come i credit default swaps e sono stati anche cartolarizzati e venduti agli investitori di mezzo mondo. Ma tra gli acquirenti di mutui-bond (Abs e Cdo) c'erano anche particolari società-veicolo create dalle banche, ma tenute fuori dai bilanci: i Conduit e i Siv. Questi veicoli facevano un giochetto molto remunerativo: prendevano a prestito soldi sul mercato delle commercial paper (obbligazioni a brevissima scadenza) e poi compravano i bond a lunga scadenza legati ai mutui (Abs e Cdo). Il problema è che per sopravvivere questi veicoli dovevano rifinanziarsi ogni settimana, dato che le commercial paper ogni sette giorni vanno rimborsate. Qui è nato il problema: quando sono iniziate le turbolenze, nessuno voleva più comprare le commercial paper. E i tanto remunerativi Conduit si sono trovati da un giorno all'altro sull'orlo del fallimento. Morale: sono dovute intervenire le banche sponsor, iniettando miliardi nei loro veicoli. E la crisi si è allargata agli istituti di credito. Ovvia la conseguenza: il crollo delle Borse. Il mercato dell'illiquido va a puttane e il mercato finanziario si allontana dalla borsa o vende per conservare liquidita'. Inizia la corsa al recupero di liquidita', la caccia a i soldi.
Ecco quindi che le banche non fidandosi piu' di nessuno e sopratutto di loro stesse iniziano a far salire i tassi interbancari a cui e' legato per esempio l'euribor il tasso di riferimento per i mutui che schizza oltre il 4% smentendo le previsioni della stessa BCE che non ha piu' controllo sul credito ora e l'unica cosa che puo' fare e' innondare il mercato di liquidita' e finanziamenti a breve scadenza nelle sue aste. Intanto le banche pensano a ridimensionare i loro organici e ad annunciare preventivamente sul mercato un "netto" calo degli utili rispetto alle previsioni e alcune istituzioni si preparano per gestire eventuali procedure fallimentari aumentando l'organico specializzato. In questa crisi virulenta nel mercato finanziario si affianca almeno in USA una crisi dei consumi con una netta contrazione degli ordini di beni durevoli e una crisi dei fondi di investimento che iniziano a chiudere bottega aprendo formali proceduri di liquidazione come e' successo per il gruppo Peloton Partners che ha liquidato un hedge founds londinese. E in Europa siamo costretti a rimanere fermi mentre l'onda si avvicina. I prezzi sono alle stelle e l'inflazione fa da deterrente a un eventuale abbassamento dei tassi di interesse da parte della BCE. D'altra parte aumentare i salari non in relazione alla produttivita' ma prendendo come misura una qualsivoglia indicizzazione rischia solo di creare una rincorsa a spirale prezzi-salari che potrebbe portare l'inflazione a livelli astronomici e come conseguenza immediata si avrebbe l'aumento della disoccupazione. Ma la disoccupazione in aumento e' uno spettro che indipendentemente da eventuali azioni correttive si manifestera' a breve in tutta la sua forza. Infatti la crescita prevista e' ridicola e i colossi dell'est asiatico, Cina e India in testa, stanno dominando il mercato e dove non possono competere acquisiscono in blocco, come e' successo per la Tata che ha allargato la sua fetta di mercato nel settore automobilistico di lusso acquisendo la Jaguar e la Land Rover dalla Ford (che li aveva acquisiti in precedenza e ora e' stata costretta a rivenderli a un prezzo pari quasi alla meta' di quanto aveva speso per fare cassa e coprire i debiti dovuti al calo del mercato automobilistico conseguenza della crisi mutui-subprime). Chissa' se da questo acquisto andranno per strada un po' di lavoratori delle due case automobilistiche oppure gli verra' proposto qualche dislocamento. In Europa stiamo fermi e speriamo che passi in fretta ma le stime della produzione industriale non sono favorevoli, il clima generale si va degradando perche' c'e' la persistente incertezza sulla durata e sul costo finale della crisi finanziaria in atto, sull'indebolimento della crescita dell'economia americana e sull'aumento dei prezzi delle materie prime. E non dimentichiamo la corsa apparentemente inarrestabile dell'euro rispetto al dollaro, che erode competitività all'export Ue.
Riferimenti:
[1] http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/03/wall-street-uragano-miliardi.shtml?uuid=17f34f78-fbd0-11dc-997c-00000e251029&type=Libero

sabato 22 marzo 2008

Dollaro, petrolio ed economia USA

Il dollaro cala a vantaggio di altre monete come l'euro e l'azione della FED non coordinata con altre banche centralinon fa che farlo sprofondare sempre piu' in basso. E' come un suicida che si butta da un palazzo che chiede al suo salvatoredi buttarsi insieme a lui. I mercati valutari hanno iniziato a muoversi a senso unico imprimendo un'ulteriore spinta verso il basso. Di fronte ad un paese che consuma molto di piu' di quel che produce, effetto di tale comportamento e' lo spaventoso disavanzo dellepartite correnti (bilancia commerciale), le alternative sono due. La prima prevede la vendita a pezzi degli asset americani a iniziare dal comparto dellebanche. La seconda e' aumentare le esportazioni. Per quanto riguarda il primo punto sappiamo che il disavanzo viene finanziatodalle maggiori banche asiatiche e arabe e che ora con i fondi sovrani stanno entrando in possesso anche delle banche americane.Per quanto riguarda le esportazioni la crisi americana del credito si accompagna a una vera e propria crisi dei consumi (i cittadini sono sempre piu' indebitati) e quindidell'industria con una diminuzione della domanda interna e la cura del dollaro debole sta funzionando sul settore delle esportazioni.Il saldo estero infatti e' in miglioramento, se non consideriamo i costi per il petrolio, dato il valore basso della moneta americanache la rende conveniente, e la diminuita domanda di consumi abbassa la quota di importazioni. La crisi immobiliare ha portato inAmerica l'effetto di una frenata dei consumi e un mercato del lavoro in retromarcia per cui ora l'America e' diventata venditricedi ultima istanza, cioe' esporta grazie al dollaro debole, e non compra molto per cui gli altri paesi dovranno basarsi essenzialmentesulla loro economia interna. E dal punto di vista dell'economia interna sia Europa che Cina hanno un'inflazione in aumento che hannoportato all'aumento delle materie prime energetiche ed alimentari e si ritrovano a non poter piu' scaricare questi costi suiconsumatori americani dato l'apprezzamento dell'euro sul mercato valutario e' fermo. C'e' quindi un problema di sopravvalutazionedell'euro che svantaggia pesantemente le esportazioni.Il rischio, sopratutto in Europa, e' l'inizio di una rincorsa prezzi e salari in un mercato del lavoroancora molto rigido e non in grado di adeguarsi alle congiunture economiche (fluttuazioni del ciclo economico). Intanto sul fronte finanziario le perdite stimate ultime saranno circa 400 miliardi di dollari ripartite fra societa' finanziare USAe non USA. Tutto questo lo si inizia a intravedere dagli accantonamenti per perdite nei bilanci che le varie istituzioni finanziariestanno iniziando a mettere in conto bilancio. Se tutto questo avra' ricadute pesanti sul credito e i prestiti all'economia questonon siamo in grado di capirlo ancora. Intanto movimenti spericolati di pura speculazione si stanno verificando in borsa dove siail petrolio che l'oro tornano a cifre piu' fisiologiche, segno che le istituzioni finanziarie hanno finalmente venduto in massa su quei mercati completando la loro strategia di recupero delle perdite. La situazione recessiva americana e quindi il rallentamentodell'economia infatti non potevano di certo aumentare la richiesta di petrolio e di conseguenza aumentarne il prezzo, il fenomenoera quindi puramente speculativo e prima o poi sarebbe stato smascherato (anche i paesi dell'OPEC non vedevano l'opportunita' diaumentare la domanda a fronte di una invariata se non diminuita richiesta di oro nero).In sintesi quindi l'America spera che la caduta dei consumi interni congiuntamente con la svalutazione del dollaro avra' un effettopositivo sui conti con l'estero, era gia' accaduto che la crisi dell'immobiliare abbia aperto la strada a un miglioramento deglisquilibri commerciali con effetti sulla valuta. Il mercato azionario si sta muovendo di conseguenza puntando su societa' rivolteall'export e alle grandi marche, tenendo presente che non sara' piu' l'economia interna a trascinare i consumi e il fatturato, gliutili dipenderanno da quanto i gruppi USA riusciranno a penetrare i mercati esteri. Inoltre la crisi dei mutui subprime e dellafinanza creativa e strutturata ha scosso il sistema finanziario mondiale instillando sfiducia. Lo spaventoso effetto leva deiprodotti finanziari si e' sgonfiato e le banche ne pagano le conseguenze svalutando miliardi di dollari di crediti o titoli.Ora il vero problema è che ora nessuno si fida più di loro: sul mercato interbancario, quello attraverso il quale le banche si prestano soldi l'una con l'altra, i tassi sono sempre elevati. Segno che le stesse banche si guardano con sospetto l'una con l'altra. Questo sta creando conseguenze negative a catena. E sta spingendo gli investitori a tenere stretta la liquidità.I fondi hanno in portafoglio tanta liquidità come non era mai successo nella storia. Questo, più che l'andamento dei listini, è il vero termometro della crisi. E' un po' la teoria della moneta buona e della moneta cattiva, quella che circola ora e' monetacattiva di valore spazzatura mentre conservata come liquidita' c'e' la moneta buona, il che fa pensare che ci saranno pesantirestrizioni sul credito da qui in avanti.

giovedì 20 marzo 2008

Indice di disoccupazione ed economia camorristica

Oggi sono usciti gli ultimi dati sulla disoccupazione in Italia pubblicati dall'ISTAT. Nel 2007 il tasso di disoccupazione e' sceso del 6,1% contro il 6,8% del 2006. Dovremmo essere contenti? No. Se vediamo il risultato dell'indice di occupazione notiamo che si e' dimezzato, era 1,9% nel 2006 e nel 2007 si attesta sull'1%. Quindi il calo del tasso di disoccupazione e' fortemente connesso all'accrescimento dell'inattivita' sopratutto al Sud e in particolare le donne inattive sono in crescita continua dal 2004 (il che fa diminuire la popolazione di persone considerate in grado di lavorare, in eta' produttiva). Questo significa che le persone hanno rinunciato a cercare lavoro. Ci sono quindi piu' persone scoraggiate. Inoltre una quota consistente agli occupati e' stato fornito dai lavoratori stranieri immigrati a tempo pieno o parziale, basti pensare che su un totale di 234 mila nuovi assunti 154 mila sono stranieri. A trainare infatti l'economia italiana c'e' il settore costruzioni e il terziario. Settori dove e' forte l'ingresso di immigrati e di giovani a contratto atipici e dove quindi e' forte il rischio in periodi di contrazione economica. Di fronte a un rallentamento congiunturale dell'economia sulla scia della crisi americana e della delocalizzazione della produzione in paesi della comunita' europea a bassisimi costi questo 2008 si prospetta catastrofico. I primi a farne le spese saranno proprio i giovani con contratti flessibili. Altro cancro che genera asimmetria sul mercato interno e' l'economia sommersa che con la mafia, la camorra e la 'ndrangheta costituisce quel nocciolo unico di contro-economia. I patrimoni mafiosi sono ingenti e derivano da soldi fatti con il commercio della droga, l'estorsione, la concussione, il lavoro nero, gli appalti truccati, il commercio di armi, il commercio di marchi contraffatti, smaltisce rifiuti, insomma un'ondata di concorrenza sleale che sbilancia tute le regole del mercato concorrenziale rendendolo semplicemente uno strumento in mano di pochi generando una sperequazione di origini speculative che aumenta sempre di piu' il divario tra persone ricche e persone povere. L'inquinamento del mercato oramai investe i circuiti finanziari e creditizi, altera la concorrenza, utilizza strumenti estranei al mondo imprenditoriale legale e incentiva l'economia sommersa e l'evasione fiscale. Tutto questo crea inevitabilmente una forte attrattiva e consenso nell'area sociale piu' svantaggiata e convoglia anche i grandi interessi finanziari del tessuto politico e imprenditoriale italiano. E' un'economia parallela dalla forte attrattiva perche' viaggia senza regole e determina una concorrenza devastante ed ha orizzonti globali avendo una prospettiva transnazionale. Con queste premesse non posso che confermare la mia previsione di un 2008 di recessione sopratutto in previsione delle prossime elezioni che saranno la solita buffonata all'italiana. Oramai in Italia non e' piu' possibile affrontare i problemi separando gli ambiti e i settori, lo Stato deve combattere la sua battaglia su piu' fronti per poter solo sperare di risolvere i problemi alla radice, e se non si ha il consenso e la collaborazione dei cittadini la battaglia e' gia' pesa in partenza. Come si diceva un tempo "ha da torna' Baffone"! Speriamo che da qualche parte spunti fuori il nostro condottiero, nel frattempo continueremo a sopravvivere raschiando il barile.

lunedì 17 marzo 2008

Anno Nero

Come avevo previsto questo sara' un anno buio. Chi si trovera' a governare in Italia dopo le elezioni politiche vivra' un'emergenza dopo l'altra. Ma durera' poco la sofferenza perche' non avra' i numeri legali per continuare a governare. In America le banche stanno crollando una ad una e il giovane continente che aveva fatto del liberismo la sua bandiera sta percorrendo le strade di uno statalismo dirigista socializzando senza farsi alcuno scrupolo le perdite sugli ignari e imbelli cittadini. Contro un'ondata di espansione monetaria fatta di ipoteche su ipoteche non ci sono muri che tengano, meglio per la FED cavalcare l'onda e affondarci insieme, e nella scia si porta appresso il dollaro, l'economia, gli investimenti internazionali e le quote di possesso dei pilastri finanziari USA che passano velocemente in mani straniere. Lentamente gli USA stanno diventando un paese in svendita accumulando un debito stratosferico, e dire che noi italiani li abbiamo preceduti da tempo su questa strada dando la migliore prova di applicazione del liberismo ottuso. Il vortice colpira' anche noi, come gia' sta facendo, rattrappendo le esportazioni, prosciugando il credito e gli investimenti e facendo innalzare l'inflazione. Intanto sul fronte dell'occupazione presto avremo molta gente col culo per terra, alcune aziende chiuderanno e altre dichiareranno esuberi. Il prezzo dell'oro vola alle stelle indicando la via del rifugio piuttosto che quella dell'investimento in titoli o azioni come remuneraizione del capitale. Di pari passo anche il petrolio complice la scia speculativa e il botto del dollaro, sta salendo a quote tali che lasciano presagire che l'ondata speculativa e' passata e ora il mercato ragiona su un dato piu' strutturale che congiunturale. La gente tornera' a risparmiare con buona pace di chi voleva venderle una casa oppure un qualche inutile servizio o bene voluttuario. Forse molti esercizi commerciali inizieranno a mettere in conto di chiudere i battenti. "sana" deQuando mancano i soldi in circolo la gente compra solo il necessario e per il resto fa una rinuncia. Prima che si arrivi pero' a questa condizione "sana" del risparmio l'avido capitalista o commerciante cerchera' di spremere fino all'osso il consumatore fin'anche arrivando a raggirarlo. Per cui vedremo ancora i prezzi aumentare in modo ingiustificato e aumenteranno le truffe. Poi tutto quello che e' parassitismo gradualmente scomparira'. Sara' un anno duro per il consumatore che oramai dipende in tutto e per tutto dalla tetta allattatrice del sistema. Quante energie sprecate in lavori anonimi e senza soddisfazioni per far girare una macchina mastodontica, centralizzata che succhia gigantesche vagonate di energia per poi produrre latte scadente con cui allattarci. In un'economia che ogni anno chiede sempre di piu', chiede un PIL sempre in aumento, in cui le bocche da sfamare chiedono senza voler sapere se sia possibile e in cui chi decide sono pochi e decidono per molti, prima o poi la bolla scoppia. Perche' non e' economia questa ma piu' che altro una invasione di cavallette affamate che divorano risorse e beni ed espellono scarti. Dovremo ricominciare tutto d'accapo a iniziare dalla scuola dove avviene l'educazione del cittadino. Se continueremo a proporre il modello del cittadino che compete per avere la supremazia e il riconoscimento e la tendenza ad isolare nell'individualismo continueremo ad avere una societa' di violenti e bulli anche in tenera eta' e di alienati nel mondo del lavoro. Non il cancro ma la pazzia e' il nuovo male di questo secolo, che si porta appresso l'indifferenza, l'apatia, l'individualismo, l'odio e l'ignoranza. Se Dio ce la manda buona questo e' l'anno per creare le basi di una sana rivoluzione. Se invece Dio ha abbandonato l'uomo lasciandolo alle sue stesse cure amorevoli allora continueremo a marcire sotto il peso di strutture parassitarie divorando ciecamente tutto e chiedendo sempre di piu' fino a che solo una guerra ci permettera' di continuare a sfamarci.

martedì 11 marzo 2008

Esite un paese.....

Esiste un paese dove il mondo va alla rovescia. In questo paese governano porci e zoccole. Dal fango e dalle fogne la nuova classe dirigente e' salita al potere e puo' ben vantarsi di origini dal basso. I cittadini si prodigano nel compiacere i porci e di grufolare nel loro fango pur di ottenere i loro favori. Se qualcosa incomincia ad andare storto ci pensano le zoccole a rasserenare gli animi e a offuscare la mente. Giornali, TV e programmi parlano solo di zoccole e porci. La gente vive beate nella sua ignoranza e non guarda al di la' del proprio naso. Anche gli stessi cittadini si stanno trasformando in porci e zoccole. Questo paese esiste ancora ma non ricordo piu' il nome il suo nome.

Ci estingueremo lentamente

Deve essere una perversione innaturata nell'essere umano quella di andare verso l'autodistruzione della specie. Di oggi e' la notizia che l'esposizione al normale smog da traffico di una citta' provoca un rallentamento dell'attivita' celebrale, il cervello va in tilt e il danno aumenta nel tempo gia' dalla prima mezz'ora. La vita stressante, le pressioni psicologiche, la solitudine, la mancanza di soldi le battaglie quotidiane della vita di tutti i giorni ci portano alla pazzia. Sempre piu' notizie di cronaca nera e di violenza all'interno delle famiglie occupa le pagine dei giornali. Anche oggi una ennesima strage familiare che ha come protagonista un chirurgo che ha sterminato la sua famiglia a martellate e poi si e' tolto la vita. Inquinamento a parte, vedi il caso della campania, hanno scoperto che una sana alimentazione cura l'organismo da molte malattie. La cura quindi non sta nelle medicine che riproducono una azione specifica concentrata a volte incompleta se non addirittura dannosa collateralmente. Prima o poi arriveremo a scoprire che non abbiamo mai avuto bisogno di medicine ma semplicemente di mangiare i giusti alimenti nelle giuste dosi perche' gia' madre natura ha pensato alla nostra salute. La nostra arroganza nell'utilizzare l'intelligenza per creare artefatti per renderci la vita migliore si ritorce contro noi stessi e contro la natura fino a portarci all'autodistruzione. Nuove malattie nascono ogni giorno e la causa scatenante molto spesso e' la stessa azione umana che ha cambiato i cicli naturali e le abitudini animali.

sabato 8 marzo 2008

Populismo e Politica in Italia

Come sempre la storia ci insegna, ma noi dimentichiamo. In una meravigliosa saga di Stephen King un pistolero intraprende un viaggio per scoprire perche' il suo mondo "e' andato avanti" portandosi verso la sua autodistruzione. In Italia al contrario siamo rimasti immobili o per meglio dire percorriamo un cerchio per cui torniamo sempre al punto di partenza senza uscire mai per la tangente. La parola populismo nell'accezione piu' positiva e originaria del termine significa la tendenza a idealizzare il mondo popolare come detentore di valori positivi. Nel linguaggio politico invece c'e' la tendenza a definire "populisti" attori politici dal linguaggio poco ortodosso e aggressivo i quali demonizzano le elite ed esaltano "il popolo", e nella maggior parte dei casi la parola e' sinonimo di demagogia. Tutto questo inevitabilmente ha ragioni storiche. Chi fu la nostra piu' recente impersonificazione del populista se non Benito Mussolini al tempo della sua ascesa al potere e nella conservazione dello stesso? Ebbene la parola e' rimasta marchiata nel nostro DNA a fuoco a tal punto che religiosamente la rievochiamo, ed essa si materializza. Gia' ai tempi che precedono la marcia su Roma Benito Mussolini non era nessuno e altre personalita' piu' di spicco e di elevatura culturale dominavano la scena italiana, uno di questi fu indubbiamente Gabriele D'annunzio. Egli vide in Mussolini una persona troppo rozza, ignorante e demagogica per poter credere che sarebbe durato a lungo, eppure si sbagliava. Molto probabilmente la prima guerra mondiale, il sentimento nazionalista crescente avevano creato un ambiente culturale e sociale di non troppe elevate capacita'. Forse un rigurgito di orgoglio imperiale pervadeva gli animi a tal punto da abbandonarsi nelle mani di un esaltato edonista come Mussolini. Ebbene oggi ci ritroviamo a ripercorrere gli stessi passi. Siamo dominati dall'edonismo e dalla voglia di protagonismo (come anche il Papa ammonisce al suo clero) e siamo piu' vulnerabili alla demagogia e alle urla che ci incitano contro una non ben identificata "casta". Non ci accorgiamo di cascare nella stessa trappola di un tempo. E cosi' se qualcuno al di fuori della "casta" politica si permette di agire e fare vera politica lo accusano di invasione territoriale. Cosi' succede per Beppe Grillo che viene accusato di fare politica? Ebbene l'accusa e' pienamente giustificata, Beppe Grillo fa politica, perche' politica significa lavorare per gli altri. Non si capisce perche' quando la parola politica e' usata nei riguardi di chi la fa di professione e' una bella parola e invece usata contro chi non l'ha mai fatta diventa lo sterco del diavolo. Ci stanno sommergendo di demagogia e ci rendono ciechi e sordi ai richiami che vengono da altre direzioni, ma per Dio ci rimane ancora la parola! E allora e' tempo di gridare in faccia a questa gente che abbiamo una testa sulle spalle anche noi e che decideremo del nostro voto in coscienza, e che ci siamo stancati di dormire e di passare dalle mani di un potente all'altro. Anche io faccio politica, e non mi sento affatto sporco.

venerdì 7 marzo 2008

L'uomo nella sua incompletezza

Arrivati oramai nel futuro dobbiamo domandarci cosa siamo diventati. Cosa ci differenzia dal mulo da soma, dallo schiavo? La cultura degli individui e i sistemi educativi sonon diventati degli strumenti inefficaci e la formazione del capitale umano si ferma allo stadio embrionale trasformando gli individui in automi pieni di pregiudizi e timori. Perche' esistono tanti avvocati? Perche' la divisione del lavoro ha deviato verso forme di chiusura elitaria che pregiudicano il quieto vivere e la piena consapevolezza degli individui. Oggi in Italia se vuoi conoscere la legge devi usare 3 anni della tua vita per comprenderne le peculiarita' e le applicazioni pratiche. Ma in un paese che si basa sul diritto per regolare le dinamiche comportamentali degli individui questo non e' concepibile. Esistono migliaia di leggi e regolamenti e mentre da una parte c'e' un esercito di avvocati e giuristi che le conoscono e le applicano dall'altra parte c'e' un fiume di individui che non le conosce affatto quando invece dovrebbero far parte del loro "manuale di istruzioni per l'uso". Perche' l'apparato educativo statale non e' interessato a far conoscere la costituzione e il diritto alle giovani generazioni? Allo stesso modo la divisione del lavoro specializza gli individui in categorie creando delle elites che molto spesso giocano sullo stato di necessita' che altri individui hanno per rivolgersi alle loro competenze, penso ai dentisti come ai dottori e ai politici. Il benessere ci ha portato a dipendere ognuno di noi da qualc'un altro in un rapporto vizioso e morboso dove il potere contrattuale e i meccanismi solidaristici sono sovvertiti e il rapporto viene sbilanciato diventando dipendenza da sottomissione. Ogni individuo sa fare solo un mestiere e il suo universo materiale e culturale si ferma li'. Tutto il resto, le sue necessita' materiali e spirituali le acquista da altri individui in un mercimonio di necessita' in cui non e' assicurata la qualita' del prodotto. Lo spirito critico e la voglia di conoscenza vengono mortificate precludendo all'individuo quel percorso di crescita interiore, quell'ampliamento dei confini della conoscenza che potrebbero portarlo alla completezza. Invece permaniamo nel nostro stato di menomazione materiale e spirituale fino alla fine dei nostri giorni.

Autoritarismo in Italia? non ci sono le condizioni

Stavo riflettendo sul fatto oramai assodato che le varie istituzioni politiche e religiose stanno tentando con tutte le forze di ritornare su posizioni di intransigenza e di rigore tradizionaliste in difesa di quei valori e quei principi che oramai si stanno perdendo per strada. La nostra societa' dei consumi ci ha trasformato in persone isolate, individualiste che pensano solo ai propri interessi personali. Questo ci sta portando alla degenerazione dei costumi e del vivere civile e ogni devianza trova spazio. Ecco che allora e' chiamato a grand voce il ritorno ai vecchi valori reazionari come la patria, la sicurezza, l'autorita'. Mettiamo subito in chiaro una cosa i fascisti di oggi non sono neanche un quarto di quelli di un tempo, hanno solo preso i loro peggiori difetti. Sonon i figli mai voluti del fascismo, a volte nostalgici a volte solo ciecamente violenti. I riferimenti alla patria sono oramai fuori luogo. Cos'e' la patria? rappresenta l'identita' di un popolo unito? ebbene che popolo e' l'italiano, diviso nei suoi campanilismi, in nord e sud, nelle individualita' dei singoli cittadini? la patria e' solo un'idea senza materia. Cos'e' la sicurezza? Vogliamo difendere 56 milioni di italiani dalla criminalita'? Allora servono 56 milioni di poliziotti attivi 24 ore su 24 che difendano i cittadini da tutti e anche da se stessi perche' la gente non condivide nulla, ha difficolta' a socializzare veramente e vive nella diffidenza e di preconcetti. Come fai a dare sicurezza a 56 milioni di persone che pensano solo a se stesse? Non ci sono le condizioni sociali per un cambiamento a destra della vita politica italiana, non c'e' una societa' ma sopratutto una nazione coesa. Se qualcosa arrivera' dalla destra o sara' inconsistente oppure sara' opprimente.

Quello che e' mio e' anche tuo

Pensate di possedere qualcosa in modo esclusivo in questo paese? Al contrario, la maggior parte delle dei beni durevoli che possediamo sono anche di altri, in qualche modo. Sulla macchina paghiamo l'assicurazione, il bollo, la manutenzione e la benzina. Con tutti questi balzelli potremmo considerarlo un bene in affitto piuttosto che un bene posseduto. Sulla casa paghiamo l'ICI, paghiamo le utenze, paghiamo la manutenzione, paghiamo le imposte comunali e regionali, e in alcuni casi paghiamo il mutuo. Anche in questo caso sembra piu' un bene in affitto che un bene interamente posseduto. La stessa cosa per le utenze e i servizi e ci ritroviamo a dover dipendere in tutto e per tutto da un servizio che ci offrono altre entita'. Se ci fermassimo a queste considerazioni di base non ci sarebbe nulla di strano, e' solo il paradigma della societa' produttiva moderna in cui il sistema si e' organizzato per fornire ai cittadini una qualita' della vita di un certo livello. Ma se pensiamo che tutti questi "affitti" li paghiamo sempre di piu' e che col tempo aumentano sempre di prezzo, allora in questo caso le cose assumono un'altra prospettiva. Perche' dovrei arrendermi a un sistema che mi rende completamente dipendente da lui e i cui costi diventano sempre piu' insostenibili. Se mi trovassi nella condizione di dover lottare per la mia sopravvivenza i costi anche alti sarebbero sostenibili in quanto avrebbero un senso pratico, ma dover sopportare costi sempre piu' altri per pagare un grossa "mammella" dalla quale ognuno di noi e' costretto ad allattarsi e' una vita da cani. E' la maledizione scagliata da Dio ad Adamo ed Eva fatta realta'. Inoltre rende il sistema abbastanza vulnerabile agli attacchi di chi il sistema vuole solo sfruttarlo a suo favore. Perche' e' un sistema che sta trascendendo la realta' materiale del vivere quotidiano, non c'e' piu' un accordo sociale per provvedere alla sopravvivenza e a condizioni di vita migliori ma si sono materializzate delle entita' aliene che hanno perordinato il sistema e che incamerano forze lavoro per erogare i loro prodotti e servizi. Non e' piu' la societa' civile a decidere dell'utilita' e dell'utilizzo del lavoro ma entita' esterne che stanno regolando il sistema a un funzionamento a loro discrezione. La realta' materiale ci sta sfuggendo di mano ed e' fuori dal nostro diretto controllo.