Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 16 dicembre 2008

Diario politico italiano: pagina 41

Tiriamo le somme e facciamo qualche previsione.
Le cose vanno male, anzi eccessivamente male. Il mercato dell'auto e' in netto calo e i tagli al personale preannunciati si stanno palesando. Fiat annuncia quasi 50 000 cassa integrazioni (ferie forzate o natalita' lunga) coinvolgendo praticamente tutti gli stabilimenti italiani del Gruppo torinese. Anche il mercato delle Telecomunicazioni sta subendo la prevista trasformazione all'insegna della riduzione dei costi e si taglia dove le spese vanno per la manutenzione della rete e cioe' su tutti i territori. Lo scorporo annunciato da Telecom Italia, anche se formalmente non viene definito tale, sta preoccupando gli altri operatori che vorrebbero adeguarsi anche loro per cambiare la loro struttura dei costi che gli impone grosse spese per avere a disposizione la loro infrastruttura. Le proteste alla fine mirano a una sola cosa disfarsi delle infrastrutture vendendole a un ente terzo e snellire l'organizzazione aziendale sfrondandola dei costi di manutenzione infrastrutture, discorso valido per tutti gli operatori di telefonia. E mentre le istituzioni ci dicono che l'inflazione e' in calo ci dicono anche che i beni primari, come gli alimentari, sono in crescita come prezzo, che i beni durevoli e di consumo generici registrano un calo delle vendite e che l'indice di disoccupazione sta pericolosamente aumentando. Un paese nel pantano, e le pioggie torrenziali, le nevicate e gli smottamenti che in questi giorni stanno flacidiando l'Italia sono la straordinaria metafora di un Paese oramai devastato. Intanto venti di protesta violenta spirano dalla Grecia dove una popolazione stremata dai redditi bassi, dall'alta disoccupazione e da riforme della scuola assurde stanno incendiando gli animi e le proteste e gli incidenti, anche mortali, si stanno verificando. Non a caso sta aumentando la polizia e l'esercito sul territorio, la situazione economica e sociale si sta avvicinando a quella greca. Mentre in Europa e in America si stanno abbassando i tassi di interesse e una valanga di svalutazione si abbattera' ovunque e portera' i grandi investitori esteri che ora hanno le casse piene di dollari e vendere e a non investire piu' come prima nei titoli di stato. Il rischio catastrofe economica e' a un passo, speriamo bene. Intanto monitoriamo le aste dei titoli di stato Italiano nella speranza che qualche rincoglionito li compri non mandandole completamente deserte. Un'ondata di poverta' si sta propagando per il mondo e si alzano venti di protesta un po' ovunque. Se per il 2008 avevo previsto fallimenti di istituzioni finanziarie e di colossi industriali per il 2009 vedo all'orizzonte un clima di proteste civili e anche violente, un clima di mal contento generale e forse in prospettiva una nuova guerra che serva da sfogo e distrazione per riequilibrare la situazione economica. Staremo a vedere, ma forse sara' l'occasione perche' questo governo in Italia si trovi per la prima volta in serie difficolta', al culmine di un crescendo che ci portera' all'esasperazione e nulla sara' piu' gestibile. Io mi metto in attesa lungo il letto del fiume convinto che prima o poi il cadavere di chi so io passera' sotto il mio naso.

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