Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 25 novembre 2008

Diario politico italiano: pagina 39

Siamo arrivati alla disperazione.
La politica dei proclami sta portando il governo a pontificare sullo spirito santo, l'amor patrio e altra fuffa inconsistente con cui non si sfamano gli appetiti degli italiani. Hanno denigrato fin dal 1994 il comunismo e i mali oscuri del comunismo profetizzando un'Italia libera e liberista promuovendo la competizione e l'interesse privato e l'individualismo e ora parlano di un capitalismo cattivo, troppo globale che ci sta portando alla rovina e rimpinguano i fondi per gli ammortizzatori sociali, si riempiono le bocche di proclami di nuove leggi e tasse contro i capitalisti, banchieri e petrolieri in primis, e fanno richiami alla coesione nazionale. Ieri le dichiarazioni farneticanti del solito rincoglionito afflitto da demenza senile (n.d.r. Berlusconi) che ha riportato in auge l'antico adagio "si stava meglio quando si stava peggio", e sulla scia ha buttato fango e merda sull'azione di mani pulite che ha fatto cadere la politica corrotta e i suoi finanziatori. La ragione e' che la causa di tutti i mali dell'Italia e' stata quella di rompere quell'incantesimo fatto di corruzione e malefatte, di cose fatte sotto banco, di infrazioni delle leggi che pero' garantivano il benessere di tutti perche' meno si sa' e meglio si sta. Meglio l'impunita' per chi sa fare bene il disonesto perche' dalla sua azione fuorilegge deriva il benessere di tutti gli altri come una mano invisibile di discendenza smithiana. Rappresentazione del teatro dell'assurdo, e la gente applaude alle rivelazioni deliranti di un folle invece di trovarle ironiche e perversamente divertenti. Dulcis in fundo arriva l'appello alla nazione e ai suoi uomini migliori per l'impegno per il bene di tutta l'Italia, ma chi possono trovare che voglia sacrificare il suo interesse personale per il bene di tutti gli italiani? E poi per quali italiani vale la pena lottare? Per questa massa di lobotomizzati oramai privi di una coscienza e che dimenticano ogni cosa? Non vale la pena puntarci neanche un euro su questa italia di vecchi, gli unici che ancora valgono qualche sforzo sono i giovani non per altro per quello che ancora non sono, per un possibile futuro migliore che sta tutto nelle loro mani se questi vecchi si levano dalle palle. Ecco dunque che il ministro dell'Economia parla alla nazione e "rivolgo a tutti, uomini e donne liberi e forti un invito a collaborare per il bene del Paese per un futuro di giustizia e liberta'". Siamo arrivati alla frutta, si sono accorti di navigare nella merda e tendono la mano in cerca di aiuto, aiuto che non troveranno da parte di nessuno a meno che non paghino il giusto prezzo. Questa e' l'Italia che hanno creato, un'Italia meschina, fatta di impunita' e di furberie in cui nessuno fa nulla per nulla e in cui vale solo l'interesse privato, il potere e i soldi. Valli a trovare gli uomini liberi e forti che si immolano per la causa della nazione, sono seppelliti nel cimitero comunale e sono riportati nei libri di storia ma non camminano piu' su questa terra. E poi mi viene a parlare di un futuro fatto di giustizia e liberta'? Ma in quale universo parallelo vive questo deficente (n.d.r. Giulio Tremonti), o e' ingenuo come puo' esserlo un infante oppure e' uno stupido come puo' essere un incompetente. A Napoli si dice " a ca' nissuno e' fesso", un discorso cosi' fatto di fronte a un pubblico di gente comune avrebbe avuto come risultato il lancio di sputi e pomodori. Avete voluto la bicicletta e ora dovete pedalare, e pedalare da soli!

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