Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

lunedì 3 novembre 2008

Diario politico italiano: pagina 36

Coincidenze.
Mentre continuano le proteste degli studenti sui tagli dei finanziamenti alla scuola e universita' pubblica perpetrati da questo governo autoritario e arrogante, succedono strane coincidenze. Si incomincia a parlare di infiltrati tra i manifestanti, di provocatori e fiancheggiatori del governo, di squadracce di ragazzetti privi di cervello che alle spalle hanno sicuramente una vita agiata sopra la media e che non avendo come impegnare il proprio tempo si concentrano nel difendere i loro privilegi acquisiti dai loro genitori a suon di spranghe. Un'Italia sempre piu' priva di etica e sempre piu' incentrata sulla difesa senza esclusione di colpi degli interessi individuali. E' una coincidenza forse che si ricominci a parlare di strategia del terrore, tra le esternazioni deliranti di un senatore a vita e le notizie che circolano in rete. E' una coincidenza forse che riappaia il grande maestro, il burattinaio, l'eminenza grigia dell'intero disegno strategico di questo governo di fantocci quale e' Licio Gelli? Anche le sue dichiarazioni senza pudore lasciano allibiti di come questo popolo di rimbecilliti assopiti possa ancora sopportare che i complotti, i sotterfugi e il disegno pazzoide di un programma di rinascita italiana venga sbandierato ai quattro venti. E' una coincidenza che lo stato, tramite il ministero degli interni, si sia formalmente dichiarato parte civile in causa per denunciare gli atti delle manifestazioni studentesche riportando la polizia tra le piazze? Non ci meravigliamo piu' di nulla in Italia, e questo significa che siamo gia' clinicamente morti e non lo sappiamo. Unica ancora di salvezza per questa societa' corrotta e senza memoria sono i giovani, con il loro senso critico e la loro informazione. Se dovessero scomparire anche loro, se si dovessero omologare al modello di destra di quei giovani apatici e senza un obiettivo nella vita che non sia quello di difendere lo stato delle cose e il proprio tornaconto allora sara' la fine, e poi la guerra civile. C'e' bisogno di radere al suolo i privilegi in Italia e invece stiamo imboccando la via della dittatura oligarchica. Quando pero' questo percoso individualista si sara' diramato anche nelle classi meno agiate, quando chiunque si industriera' per fregare lo stato e il prossimo per prioprio tornaconto ci chiederemo chi ancora lavora per costruire una societa' unita e cooperante e solidale?

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