Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 4 novembre 2008

Lettera aperta al nuovo presidente degli Stati Unidi d'America

Egregio signor Presidente,
le scrivo questa mia per congratularmi con Lei per la vittoria e per complimentarmi con il popolo americano intero per la scelta di cambiare rotta. Le voglio manifestare la mia immensa gioia perche' vivendo in Italia sono costretto a godere di gioia riflessa non potendo rallegrarmi di nulla in questo paese abbandonato da Dio e dalla gente. La mia ammirazione per gli USA e' rinvigorita come mai prima d'ora perche' e' un paese che ha trovato la forza e le energie per raschiare via il vecchiume e il marciume che aveva fin'ora oppresso e offuscato questo grande paese e una nuova spinta sta per riportare gli USA verso nuovi traguardi e un futuro piu' luminoso. La prego di guardare alla nostra situazione politica con tenerezza e comprensione perche' purtroppo viviamo ancora sotto una cappa di disinformazione che opprime gli animi, imbarbarisce le persone e cancella ogni spinta critica, ogni ragionamento relegandoci a un sonno senza sogni a tinte scure. Quando incontrera' in nostro presidente del consiglio predisponga il suo animo al massimo della pietas e cerchi di assecondarlo tenendo sempre presente che non rappresenta affatto il popolo italiano ma bensi' la sua declinazione storica peggiore: la corruzione dell'animo e la cecita' della coscienza. Siamo un popolo fatto di individui soli, spaventati e colmi ti rabbia governati con la paura e privi di prospettive. Siamo un popolo senza un futuro e quindi sottosviluppato e in attesa che qualcosa cambi. Se un giorno si trovasse a farsi un'opinione sull'Italia di questi anni La prego non prenda come esempio il nostro governo, viviamo un incantesimo che ci ha relegato in un mondo buio e pieno di vizi in attesa che qualcuno ci svegli. Noi possiamo essere migliori dei vecchi che ci governano opprimendoci, possiamo tornare a sognare e a essere quello che un tempo eravamo. Oggi scommettiamo sui giovani, sul loro senso critico e sul loro livello di informazione e speriamo che continuino a lottare senza sosta, ma la maggior parte di noi e' stata privata di ogni forza e della capacita' di reagire o peggio e' stata inglobata nei meccanismi perversi del sistema ingannato da falsi schemi e pregiudizi, e ci siamo seduti in attesa che qualcosa cambi da sola. Se Lei fara' bene in America forse di riflesso qualcosa potra' cambiare anche qui in Italia. So con questo di gravarla di un'altra responsabilita' che avrebbe preferito non avere, ma non si preoccupi saremo discreti. Lei e' gia' parte del sogno americano ed e' diventato parte del mio sogno Italiano, idealmente e' come se avesse vinto le elezioni politiche anche qui in Italia. Segno sul mio calendario questa data come punto di svolta mondiale dell'umanita' e ho la presunzione di associare anche l'Italia a questa svolta nella speranza che anche qui ci sia uno scossone che faccia sobbalzare le coscienze di tutti in modo da riprendere nelle proprie mani la liberta' di scegliere il proprio futuro e di scrollarsi di dosso la sporcizia che ci tiene relegati in un mondo fatto di piccoli uomini e di piccole scelte.

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