Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

lunedì 11 agosto 2008

Diario politico italiano, pagina 26

E' partita la campagna di propaganda, e l'informazione tace.
Mai come in questo periodo si sente il peso del silenzio dell'informazione e il frastuono della propaganda. Sulle reti RAI imperversano le solite facce che ci spiegano quanto bene stia operando il governo e come siano rivoluzionarie le sue iniziative. Intanto l'inflazione schizza al 4,1%, almeno quella annunciata, i tagli alla macchina pubblica iniziano a paralizzarne l'azione, crollano i consumi, l'imprenditoria italiana e' in declino e la ricerca e' una parola sconosciuta. Nel mentre scoppia la guerra tra Georgia e Ossezia del Sud per il controllo del territorio dove passa uno dei piu' grossi oleodotti per il trasporto del petrolio dal Mar Caspio al mediterraneo. Questa guerra sara' un'altra occasione per il governo italiano di dare mostra di se' ostentando un apparente peso politico sulle decisioni che ci saranno in merito. Quello che credo io, a prescindere dalla importanza di cui possa godere il nostro presidente del consiglio, e' che l'Italia conta talmente poco sullo scacchiere geopolitico internazionale che poco varra' la presunta azione del nostro governo. Probabilmente ci chiameranno a gestire la situazione post-conflitto in pronta risposta alle richieste della NATO. Intanto continuera' su tutto il territorio l'assopimento delle coscienze con la propaganda e la promozione dell'azione di governo. L'importante e' non sapere che le cose non vanno bene ma che sul territorio vengono risolti piccoli e banali problemi come la sicurezza contro gli immigrati. Eventi pu' grandi di noi stanno decidendo il destino di tutto il pianeta, la guerra per le risorse energetiche, la caduta dell'economia americana, l'affacciarsi sulla scena economica mondiale di potenze come la Cina, l'India e la Russia, l'inflazione galoppante che sta minando l'economia Europea, le nuove tensioni su tutto il globo dovute a ragioni religiose. Tutto lo scenario mondiale sta cambiando e l'Italia rimane ferma, chiusa in se stessa e senza prospettive per il futuro. I nostri migliori ricercatori lavorano all'estero, le nostre prospettive in campo energetico sono legate a vecchie tecnologie pericolose, la nostra industria e' vecchia e non piu' innovativa, la maggior parte delle risorse economiche che negli anni si sono spostate nel comparto immobiliare fino a crearne una vera e propria bolla speculativa sono sul punto di essere smobilitate anche se non e' ben chiaro allo scoppio della bolla dove andranno ad essere convogliate. La nostra classe politica come quella manageriale e' vecchia, priva di prospettive, intenta solo a garantire i propri privilegi, reazionaria nell'azione. Presto o tardi i settori che trainano la nostra economia interna subiranno un forte ridimensionamento ma non ci saranno vie alternative di sviluppo se restiamo prigionieri di una classe manageriale come la corporazione di confindustria che tenta in tutti i modi di mantenere lo status quo.

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