Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 26 agosto 2008

Diario politico italiano, pagina 27

Fin'ora non ho visto nulla di buono. Al momento le questioni che piu' mi preme sviscerare sono tre: la finanziaria, Alitalia e i rifiuti in campania.
Per quanto riguarda i rifiuti in Campania oramai non se ne sa piu' nulla, l'unica informazione che viene diffusa e' la loro scomparsa dalle strade di Napoli ma dove questi sono andati a finire non e' dato di sapere. Intanto guardando nelle pagine dei bandi&gare della protezione civile scopro che il 22 Agosto 2008 in occasione della conferenza dei servizi e' uscita la "Sintesi illustrativa del progetto definitivo della discarica di Chiaiano". La prima pagina in cui si descrivono i vincoli dell'area e' INQUIETANTE!!! L'area e' classificata come area a rischio parzialmente elevato per pericolosita' idraulica, per fenomeni di trasporto liquido e solido da alluvionamento, a rischio frana. Pero' dato che per fronteggiare la catastrofe rifiuti sono state adottate delle misure "straordinarie" su tutto questo si passa sopra. Tutta la realizzazione dell'opera e' sotto la supervisione della protezione civile e dell'ARPA Campania: ora mi sento piu' tranquillo.... Oltretutto la Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) viene rilasciata in deroga alle normali disposizioni in base al parere reso dalla conferenza dei servizi che e' sempre un evento gestito dagli stessi enti: come dire che il VIA e' gia' stato approvato. Dal documento si capisce poi anche che non ci saranno sedi intermedie di trattamento dei rifiuti ma gli stessi verranno conferiti in discarica allo stato in cui sono raccolti dai cassonetti!!! Quindi un deposito "temporaneo" di rifiuti indifferenziati, come dire che ci puo' andare a finire di tutto tanto non c'e' nessun controllo alla fonte.
L'Alitalia e' un altro scandalo. Sembra che il progetto preveda la nascita di una nuova compagnia "newco" che rilevera' il marchio e le attivita' di Alitalia, come le attivita' di volo, le rotte, la flotta e una parte dei dipendenti attuali. Questa compagnia e' composta di 16-18 soci con un capitale stimato di 1 miliardo di euro, poca robba insomma visto che l'Alitalia e' riuscita a quanto pare a raggiungere i 400 milioni di euro di perdite da inizio anno al 30 giugno. I debiti e gli esuberi di personale (circa 6 mila persone) saranno trasferiti a un'altra societa' detta bad-company ma per fare questo e' necessario che il governo modifichi l'attuale legge Marzano che gia' reca disposizioni correttive e integrative alla normativa sulle grandi imprese in stato di insolvenza. E' questa una legge che continua ad apportare modifiche sulla gestione dei fallimenti di grosse societa' e in questo caso sarebbe un "fatto a posta" per aiutare a spese dello Stato, e quindi dei cittadini, la nuova cordata di investitori (perche' non sono imprenditori). In quel caso la bad-company sara' affidata a un commissario liquidatore che cedera' le attivita' a "buon prezzo" alla nuova compagnia e applichera' le procedure di fallimento al restante con buona pace dei creditori e dei lavoratori di Alitalia, insomma una svendita tutta in casa del nostro campione nazionale. Altra ipotesi e' che lo stesso consiglio di amministrazione di Alitalia divida la societa' in due cedendo la parte fallimentare che si porta appresso debiti ed esuberi ad una societa' del Tesoro che si assumerebbe l'onere della liquidazione, ancora quindi la socializzazione delle perdite. Chiaramente nessuna delle due soluzioni piace alla comunita' Europea. In pratica l'Alitalia allo stato attuale e' gia' insolvente e tecnicamente fallita e non puo' proseguire le sue attivita'. Intanto e' rispuntata fuori anche Air-France KLM che sara' stata probabilmente ricontattata per dare a questo aborto uno straccio di piano industriale, la sensazione e' quella che in ogni caso Alitalia sara' svenduta ad Air-France o al miglior offerente e che la cordata italiana e' solo formale e necessaria per sbrigare le pratiche burocratiche. Una volta formata la nuova societa' i vari soci italiani verranno accontentati con partecipazioni e utili per il loro impegno e la compagnia sara' a tutti gli effetti di proprieta' di qualche altra grossa compagnia Aerea straniera.
Il nodo finanziaria invece e' il piu' complesso per gli impatti che avra' sulla nostra economia da qui a 3 anni. La scelta dei tempi per questa innovazione procedurale e' straordinaria, in un periodo di profonda crisi mondiale e di crescita quasi negativa in Italia si decide di tagliare la spesa pubblica in modo esponenziale da qui a tre anni a prescindere. Mentre le aziende e le grandi industrie italiane non vedono l'ora di liberarsi dei tonnellate di esuberi e chiedono piu' flessibilita' sul contratto di lavoro. Vedo orizzonti cupi, molta protesta, consumi in calo l'industria italiana in deficit e i salari sempre piu' bassi. Nei prossimi giorni voglio andare nel dettaglio dei provvedimenti della finanziaria per capire dove andremo a finire.

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