Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

giovedì 11 settembre 2008

Diario politico italiano, pagina 29

Scheggie di pazzia.
Largo ai dilettanti allo sbaraglio.
Le proposte innovative del governo vengono lanciate a getto continuo senza un freno. La domanda da farsi e' ci stanno coscientemente prendendo per il culo, per cui e' lecito pensare ci sia della malizia, oppure hanno liberato il bimbo che e' in loro e non riescono piu' a frenarlo. Siamo partiti con la proposta d'immunita' per le 4 piu' importanti cariche dello stato (mi sembra di essere tornato a quei giochi da bambini dove le regole vengono create alla bisongna). L'idea dei braccialetti per svuotare le carceri e' un vero insulto all'intelligenza umana ma tant'e' nessuno ha frenato la boccuccia del nostro fantastico innovatore della giustizia italiana, con buona pace dei nostri secoli di gloriosa storia romana. La scuola fa un paso indietro e torna ai tempi di mio nonno, ma tanto un popolo ignorante e' facilmente raggirabile. Ulteriore passo verso il baratro della follia e' la fantastica proposta della Carfagna sul reato di prostituzione in pubblico. Solo guardando gli occhi sbarrati mentre parla della ministra si puo' chiaramente intuire la vena di pazzia che le sta ottenebrando la mente. E come le disgrazie le proposte senza senno si susseguono in una reazione a catena e cosi' vediamo un contadino come Antonio Matarrese che propone di costruire carceri negli stadi dove parcheggiare i tifosi facinorosi. Ma dove siamo finiti? Su un'isola popolata da bambini che imparano per la prima volta a governare e gestire la loro vita in comunita? Ho paura. Ho paura dato che so che ancora non ha fatto sentire la sua voce il ministero per la semplificazione, presagi assai inquietante di un futuro di caos. Si dice negli ambienti di lavoro che chi fa sbaglia chi non fa non sbaglia. In questo caso qui si fa troppo, si fa male e si sbaglia quasi sempre. Preferirei di gran lunga che stessero un po' fermi e che usassero le loro energie per le poche cose di cui realmente abbiamo bisogno, se voglio vedermi uno spettacolo di cabaret preferisco che sia solo finzione e rappresentazione e non la realta'.

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