Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 16 settembre 2008

Mercato americano: considerazioni di uno stupido

E' impressionante come le disgrazie si susseguano una dopo l'altra. Dopo il salvataggio di Freddie&Fannie, dopo il fallimento di Lheman Brothers ora viene il salvataggio di AIG. E' banale attenderci altri fallimenti a catena e ripercussioni devastanti sul mercato finanziario globale. E quando dico globale intendo che anche la nostra piccola e sciagurata italietta pagera' la sua parte.
Con una mossa senza precedenti la Fed evita in extremis il fallimento di Aig, accordandole un finanziamento da 85 miliardi di dollari. Il colosso assicurativo passi sotto il controllo del Governo, e' una nazionalizzazione infatti il colossale prestito a 24 mesi e' fatto in cambio del 79,9% delle azioni (una quota consistente del capitale) del colosso assicurativo. La compagnia non esercita soltanto attività assicurative tradizionali, e quindi ha in mano la maggior parte delle rendite da pensione del paese, ma ha sviluppato, con un'importante divisione a Londra, un intero business speculativo sui titoli derivati. Il business finanziario di AIG sono i "credit default swaps" (Cds), All'origine si tratta proprio di contratti assicurativi. Il rischio contro cui essi proteggono riguarda l'insolvenza di molteplici soggetti economici. In una fase come questa dove i fallimenti si susseguono a valanga, questo business è diventato una palla al piede per Aig. La lievitazione di questi strumenti è impressionante. Nell'insieme il volume delle esposizioni su questo mercato supera i 60.000 miliardi di dollari, il quadruplo del Pil americano. Lo Stato di New York, facendo una trasgressione clamorosa alle sue stesse leggi che regolano i comportamenti prudenziali delle assicurazioni, ha autorizzato Aig a farsi prestare 20 miliardi di dollari dalle sue filiali. Praticamente l'azienda ha avuto un nulla osta inaudito per infilare le mani nella cassa del ramo-vita e del ramo-rischi, con buona pace dei suoi clienti. L'ondata di sfiducia è inarrestabile e lo si è visto nell'impennata del costo del denaro. In una sola notte sul mercato interbancario americano è raddoppiato il costo per ottenere prestiti: il tasso Libor è schizzato da 3,20% a 6,44%, ritrovando i massimi dell'11 settembre 2001. La paralisi del credito e il dilagare della paura provocano scosse sismiche anche nella valutazione del rischio-sovrano.
Intanto la Federal Reserve americana ha lasciato invariato il costo del denaro, mantenendo al 2% il tasso di riferimento sui Fed Funds e al 2,25% il tasso di sconto. La Fed, motivando la decisione, ha sottolineato che i rischi sul versante del rallentamento dell'economia e dell' inflazione e il deterioramento del mercato del lavoro sono «significativi». la Banca centrale americana ha inoltre iniettato nel sistema 50 miliardi di dollari supplementari, oltre ai fondi già erogati mediante le normali aste di prestiti di rifinanziamento alle banche.
Anche uno stupido capirebbe due cose. La prima e' che per pagare questi enormi debiti la Fed sta producendo altro denaro andando a gonfiare ulteriormente la bolla fatta di denaro finanziario, la seconda e' la conseguenza della prima e cioe' il dollaro non vale piu' niente, e' carta straccia. Mi faccio solo una domanda, fin'ora ci hanno fatto l'elenco interminabile e spaventoso dei debiti accumulati da banche e istituti finanziari americani ma dove ci sono debiti ci sono anche creditori. E allora la domanda da porsi e', chi sono i creditori di questa marea di miliardi di dollari che costituisce il debito della finanzia americana? Non ci sara' per caso dentro anche qualche istituto finanziario europeo e qualche istituto statale europeo? La domanda e' retorica ovviamente.

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