Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 9 settembre 2008

Nuovi venti di crisi all'orizzonte

Tenetevi ben stretti alle cime della nave perche' un ciclone e' in arrivo a dritta. La chiusura di quest'anno, dannato e maledetto, e' alle porte e si sta prefigurando una catastrofe economica di dimensioni globali. L'operazione del Tesoro americano riguardo la nazionalizzazione delle due finanziarie del mercato secondario dei mutui Freddi&Fannie potra' avere delle conseguenze micidiali. Intanto avviene in un clima di profonda crisi economica mondiale ed e' stata una mossa presa in extremis proprio quando i mercati hanno registrato per la prima volta un brusco, se non disastroso, calo mandando in fumo 170 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il timore che i possessori del debito americano possano sbolognarlo sul mercato chiudendo di fatto i canali di credito a cui accede l'America ha creato il panico. Intanto un'altra banca in amercia e' fallita e ha chiuso i battenti andando a incidere sul limitato budget che l'ente preposto per la garanzia dei depositi bancari sta sborsando per restituire ai depositanti i loro soldi. Gigantesche svalutazioni di asset e investimenti si stanno susseguendo di giorno in giorno dalle principali banche e banche commerciali americane. E in Europa non va meglio. In Inghilterra la sterlina e' in calo e l'inflazione sta crescendo. Alcuni esercizi commerciali stanno chiudendo mentre il mercato immobiliare ha subito un crollo catastrofico. Alcune banche sono fallite e lo stato e la banca centrale e' gia' intervenuta per prendersene carico e continua a intervenire. In tutta Europa l'inflazione e' aumentata mentre il PIL e' in netto calo e in particolare in Spagna il mercato immobiliare che costituisce circa un terzo del PIL nazionale e' in recessione nera. L'Italietta nostrana in completa assenza di informazione e quindi assopita nel mondo dei sogni e' in stagflazione annunciata, crescita zero e inflazione alle stelle. Presto usciranno anche i dati sul mercato immobiliare che cofermeranno il periodo di crisi. La crisi del credito mondiale, conseguenza della crisi dei mutui in america, sta colpendo i consumatori con rate dei mutui e condizioni d'accesso al credito sempre piu' stringenti. La speculazione mondiale si e' temporaneamente spostata dalle materie prime all'equity disorientando gli analisti mondiali per cui cala il prezzo del petrolio ma non eccessivamente quello dell'oro e calano in parte i beni alimentari. Presto verso fine anno ritorneranno ad alzarsi. Intanto il clima fa i suoi bravi danni deprimendo i mercati e favorendo l'aumento dei prezzi delle materie prime. L'ingiustificato aumento del dollaro presto sara' solo un fantasma del passato. Gli indici di disoccupazione mondiale stanno aumentando contemporaneamente ai licenziamenti messi in atto nel sistema bancario e industriale per contenere le perdite e le svalutazioni. Anche in Italia non si scherza su questo fronte e lasciando perdere il mercato dell'europa dell'esta che e' indubbiamente in crescita sul territorio nazionale presto vedremo gli esuberi di Alitalia, Telecom Italia, Ferrovie dello Stato, Fiat, dell'amministrazione pubblia nella sua totalita' e delle piccole e medie imprese.
Con molta probabilita' a questo punto l'America sara' costretta ad affrontare la crisi recessiva che sta tentando di tamponare da un anno e con se portera' il resto dell'economia mondiale. Proviamo solo a immaginare quanto verranno depressi i redditi dei lavoratori americani e quanto perderanno dalle pensioni che saranno erogate dai fondi di investimento che allo stato attuale stanno in perdita e stanno registrando una mostruosa defezioni sul fronte delle nuove adesioni (ci sono anche molti che stanno ritirando i capitali investiti) .La grande socializzazione dei debiti, che dietro nasconde la privatizzazione dei profitti, si sta per diffondere in tutto il globo e ognuno di noi si accollera' parte del debito americano.

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