Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 16 settembre 2008

Un quadro generale

Sara' una chiusura anno disastrosa e foriera di nuovi sviluppi a livello mondiale.
Oggi mi sento in vena di previsioni anche perche' leggendo su ogni giornale si possono cogliere i segni di una crisi mondiale a 360 gradi.
Quello che sembrava una crisi assorbibile in breve tempo, la crisi dei mutui subprime, sta ancora producendo i suoi effetti sui mercati mondiali. L'eccessiva finanziarizzazione del mercato globale sta spostando giganteschi capitali e risorse da una parte all'altra, da un lato le aziende in cerca di capitali e dall'altra la speculazione a leva. E cosi' si e' dato vita alla piu' incredibile creazione di moneta a livello mondiale, basta dare un'occhiata alle scorte e agli avanzi commerciali in dollari cinesi, dei fondi sovrani indiani e arabi e ai quintali di debiti che sono stati accumulati da Freddie&Fannie in america che da sole reggono quasi l'intero debito dei mutui: carta straccia che non vale quasi niente se non vengono pagate le rate mensili, e con quali soldi? I mercati immobiliari mondiali stanno accusando il colpo e la liquidita' vera a propria e non i debiti sta scomparendo dai mercati di tutto il mondo. Una gigantesca restrizione del credito si sta spargendo ovunque con le banche costrette a svalutare i loro assets di miliardi di dollari e a recuperare liquidita' ovunque possibile. Si alzano i tassi dei mutui vista la sfiducia che ha invaso il mercato finanziario, le borse continuano a salare registrando perdite miliardarie. Il dollaro presto o tardi iniziera' a crollare mentre la speculazione mondiale si sta finalmente spostando dalle materie prime facendo crollare il prezzo del petrolio a cifre piu' reali. Il problema e' che la speculazione con i suoi capitali si sta ritirando dai mercati, fioccano le vendite e le posizioni vengono chiuse, spariscono i capitali e si rimane con le svalutazioni e i debiti in mano. Lehman Brothers fallisce e si perdono oltre 600 miliardi di dollari perche' questo e' il debito annunciato dalla banca commerciale, questo trascina le borse mondiali in picchiata perdendo circa 120 miliardi di euro di capitalizzazione sulle borse europee e 300 miliardi di dollari su quelle americane. Ora si teme il crollo della piu' grande societa' assicurativa AIG che e' a caccia di capitali per 40 miliardi di dollari. Negli USA gli istituti bancari e le istituzioni finanziarie non hanno piu' liquidita' e stanno fallendo una dopo l'altra. Migliaia di licenziamenti stanno devastando l'america mentre l'inflazione galoppa e la gente spende tutto il suo stipendio per pagare le rate del debito che ha stipulato. L'inflazione non potra' che aumentare ovunque, come gia' sta succedendo. Gli alimenti continuano ad aumentare di prezzo e la scelta del consumatore si orienta verso prodotti di bassa qualita' dove le frodi alimentari si moltiplicano, e' il tempo di sfruttare il sfruttabile e strizzare il profitto anche dove non c'e'. Intanto si inaspriranno i conflitti dovunque ci siano nuovi mercati da sfruttare. E cosi' risentiremo parlare di Iran. In Italia agli alti livelli si cerca di incamerare profitti smembrando e svendendo e sfruttando, e cosi' Alitalia e' preda della solita combriccola nel tentativo di tirarci fuori qualcosa per le proprie tasche. Presto la pressione dell'inflazione e la situazione deteriorata dell'industria porteranno per strada migliaia di lavoratori. In una societa' che oramai ha reso le persone completamente dipendenti dal sistema, se questo si inceppa e' un problema. Se il guasto e' limitato coloro che ne subiranno le conseguenze saranno semplicemente considerati degli emarginati, reietti sfortunati. Se invece il guasto e' sistemico staremo tutti per strada a reclamare. Un'indagine del Censis rivela che nella capitale, come in ogni altra grossa citta', il malessere e' diffuso. C'e' un clima di incertezza e sfiducia che a volte si trasforma in paura. Non c'e' certezza per il posto di lavoro, c'e' la quasi certezza di non essere autosufficienti e c'e' la paura per la violenza e la sicurezza. Un clima perfetto per una trasformazione. Se qualcosa cambiera' in America dopo le elezioni ho l'impressione che sara' l'occasione per liberarci di questo inutile governo capace solo di annunci e propaganda e di cialtronate penose.
petrolio solo speculazione

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