Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

lunedì 29 settembre 2008

Diario politico italiano, pagina 31

In attesa della bufera.
Per il momento non ci fanno sapere nulla ma io sono in attesa della bufera, venti di tempesta si addensano a Nord dell'Italia e minacciano di scendere anche sull'italietta bella. Facciamo brevemente il riassunto della situazione.
La crisi finanziaria in America continua a mietere vittime.
Washington Mutual, fallita e comprata da JP Morgan, la più grande banca finora fallita nella storia americana, dopo che i cittadini si sono messi a ritirare i loro depositi per 17 miliardi, costringendola al fallimento. E' fallita Ameribank della virginia e Wachovia è in stato prefallimentare. Il congresso sta per approvare il piano di istituzione di un fondo di 700 miliardi di dollari. Il piano consente al governo di acquistare gli strumenti "tossici" (toxic papers) anche da fondi pensioni, governi locali e piccole banche che servono clientela di basso e medio reddito. L'obiettivo del governo e' ovviamente quello di rilevare la "carta" al prezzo migliore possibile, ad esempio 20 centesimi sul dollaro, per proteggersi dal rischio che la carta resti "straccia" e per potersi garantire un buon ritorno quando i mercati si saranno ristabilizzati e quando cominceranno a tornare prezzi piu' normali.
Inoltre da oggi inoltre la Fed cambia pelle: potra' pagare un tasso di interesse sui depositi che le lasciano le banche commerciali e dunque influire in modo piu' stabile sugli obiettivi di tassi di interesse.
il piano delle tre R: Reinvestire nei mercati finanziari in crisi per isolare "Main Street" da "Wall Street", per proteggere dunque l'economia reale dalla crisi dell'economia finanziaria; Rimborsare il contribuente americano, attraverso partecipazioni azionarie nelle istituzioni in difficolta' e attraverso i possibili profitti sugli strumenti finanziari, che oggi non hanno mercato, ma che domani potrebbero tornare su valori di normalita'. Riformare Wall Street e le sue brutte abitudini attraverso limiti sugli stipendi per chi approfittera' del piano.
Eliminati anche gli indennizzi d'oro per i manager fallimentari.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/crisi-piano-tre-r.shtml?uuid=15ff4402-8da1-11dd-98db-4cccbd810836&DocRulesView=Libero
Ma l'Europa non e' immune alla crisi.
Bradford & Bingley, la più piccola banca di credito ipotecario britannica, con attività per 50 miliardi di sterline (63 miliardi di euro) è stata nazionalizzata. Ridotta ormai al lumicino, con una capitalizzazione crollata del 95% (diventata un junk bond) rispetto a un anno fa e' stata sospesa dal mercato e nazionalizzata. La nazionalizzazione prevede la vendita alla rivale Abbey (che fa parte del gruppo spagnolo Santander) per circa 600 milioni di sterline di tutte le attività retail. Queste comprendono 21 miliardi (25 miliardi di euro) di depositi e circa 200 sportelli con quasi 2.700 dipendenti, di cui 1.400 nel centro elaborazione dati dello Yorkshire. Lo Stato si assumerà da parte sua 42 miliardi di sterline di crediti più o meno dubbi che verranno a maturità in un periodo tra 5 e 8 anni.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/Bradford-and-Bingley-nazionalizzata.shtml?uuid=fd6b197a-8e0e-11dd-aadf-8a371e451c08&DocRulesView=Libero

Il gruppo bancario belga-olandese Fortis sarà parzialmente nazionalizzato. I governi belga, olandese e del Lussemburgo sono intervenuti a sorpresa per immettere liquidità in Fortis iniettano 11 miliardi di euro (le azioni però arretrano del 20% circa). Fortis è dunque la prima banca di Eurolandia sulla quale si interviene per sottrarla dai colpi della crisi dei mercati internazionali.

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/fortis-belgio-lussemburgo-pronti.shtml?uuid=265d88b6-8d8f-11dd-98db-4cccbd810836&DocRulesView=Libero
In Germania Hypo Re (-60%) ha scongiurato il fallimento attraverso un megafinanziamento da un pool di istituti di credito.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Finanza%20e%20Mercati/2008/09/borsa-europa-29-settembre.shtml?uuid=6c150be6-8df7-11dd-aadf-8a371e451c08&DocRulesView=Libero
La BCE intanto ha annunciato oggi di avere lanciato una speciale operazione pronti contro termine per migliorare la liquidità complessiva del sistema bancario dell'area euro. L'operazione - spiega un comunicato della Bce - sarà lanciata oggi attraverso una procedura ordinaria di asta, con un'asta di 30 miliardi di dollari a tasso variabile e nessun ammontare prederetminati; sarà chiusa il 30 settembre 2008 e scadrà il 7 novembre 2008. La Bce continuerà a convogliare liquidità in condizioni equilibrate in un modo coerente - si legge ancora con l'obiettivo di mantenere i tassi a brevissimo termine vicini al tasso minimo d'offerta. Le operazioni speciali di rifinanziamento verranno prorogate almeno oltre la fine del corrente anno.
Per quanto riguarda l'Italia si stanno spargendo voci allarmanti sulla situazione di UNICREDIT e di UNIPOL mentre il governo ha riunito la commissione di crisi al cui tavolo oltre al Tesoro sono stati convocati la Banca d'Italia e l'ISVAP.
Non so voi ma io sento puzza di bruciato. L'unica cosa che mi rende ancora un po' sicuro e' il fatto che stanno crescendo come funghi le banche in Italia che offrono interessi vantaggiosi che sono in cerca di correntisti e quindi di liquidita'. Il che mi fa pensare che l'Italia e' ancora piena di risparmiatori e chi ci sia ancora molta liquidita' ferma sui conti correnti. Ma quello che non so prevedere e' quanto si siano spinte le banche nell'utilizzo degli strumenti a leva, puo' riuscire a coprire la liquidita' dei piccoli e grandi risparmiatori le falle create dalla speculazione finanziaria?
Non mi aspetto una folle corsa agli sportelli bancari per rimettere i soldi sotto il materasso ma credo che gli italiani inizieranno a pensare come spendere quei duei soldi che hanno in banca prima che vengano fagocitati dal sistema finanziario per tappare le falle.

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