Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

giovedì 9 ottobre 2008

Diario politico italiano: pagina 33

Quando ho aperto questo diario per cercare di tenere sotto controllo cosa sarebbe successo sotto il governo Berlusconi mai mi sarei immaginato di avere cosi' tanto materiale su cui lavorare. Lo tsunami della crisi ha creato il panico e l'isteria. Non si sono mossi fino ad ora e hanno continuato a discutere di provvedimenti assolutamente incolori. Tra ieri e oggi (9 Ottobre 2008) e' scoppiata l'isteria. C'e' apprensione per la solidita' del sistema, paura per la corsa agli sportelli delle banche, paura per la possibilita' di un crollo del mercato immobiliare, paura per un possibile crollo dell'unione Europea, paura per la possibilita' di un crollo dell'America. In fretta e furia le potenze occidentali hanno organizzato un summit insieme ai paesi come la Cina e l'India per capire il da farsi. In realta' hanno il timore di quello che potrebbero fare ora questi paesi che detengono piu' del 30% del debito americano. Il commercio mondiale e' fermo, la crescita ha tassi negativi anche per il prossimo anno, il debito americano e europeo aumenteranno portandosi appresso un periodo di alta inflazione. Le misure adottate di concerto sul costo del denaro preoccupano sia per la tempestivita' con cui sono state organizzate sia perche' fin'ora l'Europa aveva tenuto in considerazione solo il fattore inflazione mentre ora si e' piegata al fattore espansione monetaria. Il peso di una gigantesca inflazione aleggia sul cielo occidentale e si trattiene il fiato in attesa delle mosse dei paesi orientali: siamo sotto scacco. Presto vedremo cadere il cambio del dollaro che ora e' artificiosamente tenuto su dalle frenetiche operazioni in borsa. E' tempo di una profonda riforma del mercato che e' governato e tenuto in scacco dalle banche e che scarica le perdite sui cittadini piccoli risparmiatori, unica fonte di valore in questa gigantesca bolla finanziaria. L'unico intervento di emergenza che questo governo di incapaci e' riuscito a tirar fuori e' una procedura per sostenere caso per caso gli istituti di credito entrando nel loro capitale. Lo stato potra' ricapitalizzare le banche a spese dei cittadini, e quindi del debito statale, ma non avra' potere decisionale! Abbiamo dato il via libera al salvagente per le malefatte senza certezza della pena: tanto ci pensa pantalone. Se questo e' un governo fascista e di regime che lo dimostri in questi momenti con una presa di posizione dura e con l'intenzione di riformare le istituzioni finanziarie e le regole che ne gestiscono l'operativita'. Uno stato che regala soldi senza ammonire e punire e' lo uno stato che garantisce l'impunita' a 360 gradi, e' uno stato che fa sanatorie e condoni. Siamo tornati al vecchio Governo Berlusconi del 2000 e questo e' il piu' grande condono che abbia mai concepito. Questo non e' un regime ma uno Stato puttana, tanto poi chi paga materialmente sono i cittadini. Fino a quando le persone non si sveglieranno e si accorgeranno che questi politici li stanno cojonando ancora una volta continueranno a prestare il loro culo inconsapevolmente per parare l'incompentenza e la vigliaccheria di questo governo. Vedremo mai una protesta di piazza per incriminare un Geronzi o un Profumo di turno? Se non riusciamo neanche a processare Berlusconi figuriamoci se possiamo processare i veri potenti di questo paese. Siamo all'inizio della fine, ci rivedremo tutti in piazza amici miei e a quel punto faremo due conti su come ci siamo fatti prendere per il culo.

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