Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 28 ottobre 2008

Diario politico italiano: pagina 35

Spirali viziose e circoli virtuosi.
L'economia piu' che fatta di cicli e' fatta di spirali viziose e circoli virtuosi. Nel gestire l'economia noi non facciamo altro che tentare disperatamente di imitare la natura. Ma la natura e' la perfezione del cerchio. Ogni cosa e' interdipendente in un'armonico e laborioso ciclo. Se si spezza un anello della catena le cose si accartocciano su loro stesse e iniziano le mutazioni. Ecco perche' l'azione umana nel tentativo di imitare la natura crea il suo piccolo mostro impregnandolo dei peggiori vizi quali l'egoismo, l'avarizia e la corruzione. Scompare la cooperazione e prevale la competizione distruttiva che innesca una spirale viziosa senza fine. Ecco perche' mentre la bolla finanziaria sta spurgando del tutto, devo dire inaspettatamente, sotto traccia l'economia reale sta subendo un duro colpo dal calo dei consumi. Le pressioni sulle famiglie e le piccole imprese da parte dei colossi bancari in cerca di liquidita' hanno generato un risparmio indotto e un calo dei consumi, che a sua volta generera' disoccupazione e chiusura delle imprese. Tutto e' collegato, e dato che niente e' fatto in base alla benche' minima pianificazione il tutto viene inghiottito dalla spirale della crisi. In questi casi non esiste risposta intelligente ma bensi' la tendenza e' quella di portare ancora piu' in fondo la baracca. Ecco infatti i provvedimenti del governo sulla razionalizzazione dell'istruzione che altro non sono che un taglio dei costi per recuperare spese oramai inevitabili in altri ambiti. Il salvataggio delle istituzioni bancarie e le regalie alla grande impresa richiedono di recuperare liquidita' da altri settori. Quello che non ci vuole in un Italia ridotta a pezzi da una gestione dell'economia di stampo medioevale e' l'inasprimento dei provvedimenti nei confronti delle inefficienze nei settori pubblici. Se c'e' una settore dal quale far ripartire con slancio l'economia e l'innovazione quello e' il pubblico dove l'interesse privato e il profitto non possono condizionarne l'espansione eppure ci ritroviamo un governo mediocre, fatto di persone mediocri con gli occhi bendati e che sanno agire solo col pugno di ferro. Come ci insegnano i bambini, per educare una persona a fare le cose in un certo modo la forza non serve a nulla, anzi sortisce nella maggior parte dei casi gli effetti contrari. Gli atti di forza di questo insignificante governo di mediocri non fa altro che confermare la loro scarsa cultura sociologica e la loro inesistente sensibilita'. Dovremmo perdonarli perche' non sanno quello che stanno facendo? Sarebbe come ammettere che sono degli imbecilli, e contro la stupidita' non esiste ragionamento che tenga. Forse l'arroganza di questa masnada di policanti ottenebra le loro piccole menti a tal punto da diventare sordi anche alla voce della ragione. Ecco perche' il mio cuore si riempie di gioia quando vedo dei ragazzi, dei giovani, che protestano e manifestano e propongono con la voglia di cambiare le cose, di discutere e di confrontarsi. Sono con gli studenti a prescindere, confido in loro e nella loro azione di distruzione costruttiva. Il futuro sono loro, non la combriccola gerontocratica e delle zitelle che ci ritroviamo al governo. Basta applicare il buon senso, un vecchio alla guida di una macchina e' considerato un pericolo pubblico, perche' una squadra di vecchio alla guida di una nazione sono considerati innoqui? Questa e' una nazione di folli e di rincojoniti.

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