Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

mercoledì 19 dicembre 2007

quell'indefinibile voglia di destra

Oggi la conferma che non sono una voce solitaria a gridare che si e' alzato un vento di destra. Ieri scrivevo, come gia' scrivo da un po' di tempo, che i tempi sono maturi per l'ingresso nella vita politica di una figura carismatica ed autoritaria. E proprio ieri il TIME ha riportato in copertina Vladimir Putin il nuovo ZAR della Russia, e lo elegge uomo dell'anno. Secondo la famosa rivista la Russia ha il suon nuovo Zar, il suo nuovo DICTATOR, e il popolo lo ama e ha fiducia in lui per la sua capacita' di aver riportato in vita la Russia dal caos che la stava soffocando. E' solo uno dei tanti segnali che si respirano nell'aria, forse il piu' manifesto. Ma se tendete l'orecchio e cercate di ascoltare con piu' attenzione le notizie vi accorgerete che alcuni nomi sono sulla bocca di tutti e sono portati ad esempio. I vecchi leader perdono il passo e si mettono a gridare in modo sguaiato per attirare l'attenzione ma le loro parole vuote, i loro visi tumefatti ci fanno solo venire la nausea. La stampa e gli intellettuali occidentali con le loro critiche vuote e accondiscententi stanno cercando di coprire ogni traccia di questo nuovo orientamento, e quindi ci fanno passare un'immagine del nuovo Zar come di un freddo, cinico dittatore che sta soggiogando il popolo russo. Possono dire quello che vogliono ma la sostanza non cambia e presto il velo di false congetture cadra' sotto il peso della cruda realta'. A nulla servono piu' tutti gli strumenti di controllo di massa perche' anche essi oramai, forse ingenuamente, pubblicano rapporti agghiaccianti su quella che e' la situazione economica e sopratutto sociale dell'Italia.
Il nuovo avanza a passi da gigante e si porta dietro con se un'aria di rigore e fermezza. La gente vuole qualcuno che si faccia carico seriamente della situazione di declino in cui siamo impantanati e nel profondo sanno che sara' chiesto loro un grande sacrificio, se dall'altra parte non ci sara' una persona ferma ed autoritaria dalle spalle forti la rabbia della gente potra' solo aumentare.

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