Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 22 aprile 2008

Diario politico Italiano, pagina 4

22/04/2008
Italia:

Alitalia: C'est fini!, è finita la trattativa tra Air FranceKlm e Alitalia per l’acquisto (piu’ precisamente offerta pubblica di scambio) di quest’ultima. La decisione pare legata all'ulteriore deterioramento della situazione finanziaria della compagnia italiana in seguito al vertiginoso aumento del prezzo del carburante.
La situazione politica, con la vittoria netta di Berlusconi e della Lega, ha peggiorato le cose per quanto riguarda la disponibilita’ a siglare l'accordo?
Mucchetti [1] scrive sul corriere della sera: con l'autorappresentazione liberale e liberista del Pdl, Silvio Berlusconi ha fatto della difesa dell'italianità di Alitalia contro l'annessione francese un argomento vincente con gli elettori. Ha capito anche lui che siamo in un nuovo stato totalitario dirigista anche rinominato patriottismo economico.
Le nostre inefficienze sono sempre da ricercare in “manager imbelli, sindacati corporativi e partiti clientelari”.
Mucchetti inoltre riporta che :Giulio Tremonti è il padre della nuova Cassa depositi e prestiti (CdP), dove ha fatto trasferire quote azionarie strategiche di Eni, Enel, Terna, StMicroelectronics per consentire al governo di incassare senza privatizzare proprio perché in caso di vendita di queste societa’ a comprare sarebbe alla fine una potenza economica estera. E oggi Tremonti è tra quelli che guardano con sospetto all'attivismo dei fondi sovrani di governi non democratici, quelli di Cina, Russia, Singapore e Paesi Opec, sui mercati finanziari occidentali.
Nel quinquennio dell'Ulivo, Finmeccanica è stata consegnata al Tesoro per statuto e a protezione di Telecom, Eni ed Enel si è introdotta la golden share. Il secondo governo Prodi, lungi dal toccare la Cassa depositi e prestiti, l'ha addirittura affiancata con il fondo d'investimento infrastrutturale F2i, dove lo Stato, pur avendo solo il 14%, ha giocato il ruolo del promotore con l'aiuto delle fondazioni bancarie secondo lo schema tremontiano della Cdp. Prodi, inoltre, ha fatto fallire la fusione tra Autostrade e Abertis per trattenere in Italia il controllo di una grande impresa, e il relativo cash flow, e ha fatto balenare lo scorporo della rete Telecom per difendere la radice nazionale e aumentare la propensione all'investimento dell'azienda abbassando, attraverso l'ultima Finanziaria, l'onere fiscale dell'eventuale ristrutturazione.In questo modo non c’e’ una vera politica industriale ma una semplice difesa degli asset azionari, e allora quando ci sara’ una vera modernizzazione del Paese? Ci troviamo sempre di fronte a uno Stato che in un modo o nell’altro da contributi a fondo perduto per far sopravvivere un sistema parassitario di clientele.
Riferimento:
[1]
http://www.corriere.it/economia/08_aprile_22/alitalia_mucchetti_5d2b3cba-102d-11dd-8bce-00144f486ba6.shtml

Federalismo: presto avremo la legge sul federalismo fiscale. Questo consentira’ sviluppo e modernizzazione dell’Italia? Per esempio la domanda del Sud di livelli e qualità nei servizi pubblici potra’ essere soddisfatta dalla semplice gestione finanziaria della fiscalita’ locale? I trasferimenti addizionali dallo Stato a scopo di sviluppo—garantiti dall’articolo 119 della Costituzione —concessi in base a un sacrosanto principio di solidarietà nazionale, verranno aboliti?

Camorra: Scoperta una mega truffa ai danni della società Telecom Italia per un valore superiore ai 50 milioni di euro Da dicembre 2006, con un programma in grado di decodificare le password dei computer del centro direzionale di Napoli, alcuni appartenenti alla ditta di pulizie Quaserpul con accesso ai locali sono riusciti ad accedere ai pc del call center, da cui si possono disporre le ricariche per i cellulari. Ogni giorno, secondo gli inquirenti, diverse schede Sim prepagate venivano ricaricate per centinaia di euro (da 500 a 100 euro). Complessivamente sono state ricaricate con questo sistema circa 35mila schede, molte di queste intestate a cittadini extracomunitari o a persone inesistenti. Grazie ad apposite strumentazioni capaci di scaricare i bonus telefonici, il credito veniva poi deviato verso numeri ad alta tariffazione, appartenenti a società riconducibili al clan camorristico, e quindi riscosso in denaro.
Dato che si parla di PIL e crescita economica non posso non citare la piu’ grande impresa italiana sul territorio.

Foggia: Sette oleifici e 25 mila litri di olio sequestrati. Trentanove persone in manette per associazione a delinquere finalizzata alla produzione e commercializzazione di olio extravergine di oliva sofisticato. L'indagine è stata condotta dai Nas di Bari e coordinata dalla procura della Repubblica di Foggia ed è in atto su tutto il territorio nazionale, in particolare nelle province di Foggia, Milano, Napoli, Brindisi, Campobasso, Latina, Salerno, Bari e Varese. La frode avveniva, secondo l'accusa, mediante l'impiego di olio di semi di soia, anche geneticamente modificata, e di girasole, addizionati con betacarotene e clorofilla industriale. Questi prodotti, imbottigliati con etichette di fantasia riferite ad aziende inesistenti e accompagnati da falsi documenti commerciali e di trasporto, venivano successivamente commercializzati sul mercato nazionale ma anche estero.
Non c’e’ limite alle vie che il profitto puo’ far intraprendere alle persone a scapito della gente. La solita socializzazione dei costi.

Enel: Enel medita di cedere la rete di distribuzione del gas naturale e ridurre così i 55,8 miliardi di euro di debito accumulato per finanziare acquisizioni di centrali elettriche in Spagna e Russia. L'amministratore delegato della gruppo, Fulvio Conti, dichiara che l’azienda sta gestendo il debito non solo con i flussi di cassa ma anche con le dismissioni. La dismissione della rete gas potrebbe fruttare un massimo di 2 miliardi di euro con i 30 mila chilometri di rete per la distribuzione del gas di Enel che raggiungono 1.205 comuni in tutta Italia. I clienti del gas di Enel sono 2,3 milioni, pari ad una quota del 12 percento del mercato italiano. L'indebitamento di Enel è lievitato dopo che la maggiore utility italiana si è alleata con Acciona SA per acquistare la spagnola Endesa SA lo scorso ottobre, per 42,5 miliardi di euro. La società romana, il cui indebitamento nel 2006 ammontava a 11,7 miliardi di euro, ha poi acquistato anche la russa OAO OGK- 5. Ora Enel si vuole dedicare unicamente al suo core business che e’ l’energia elettrica.

Roberto Maroni: propone l’idea delle ronde di cittadini con finalita’ di prevenzione e sicurezza per il monitoraggio volontario del territorio. L’azione dovrebbe essere a scopo preventivo e deterrente ai fini del controllo del terittorio utilizzando il volontariato.
Molto intelligente utilizzare i cittadini per riappropriarsi del territorio e della gestione dello stesso come emanazione di un’azione politica centrale. Fortifica il radicamento territoriale e il legame con il partito.
Fortuna: Boom di scommesse per gli Italiani. In questo mese sono aumentate del 40% rispetto allo stesso periodo del 2007. Il totale delle puntate a fine aprile arriva a 360 milioni di euro in scommesse.
Ecco un altro segnale della profonda crisi economica in Italia.
Mondo Globalizzato:

Cina: In Campania spedivano rifiuti tossici, fatti passare per materiale plastico, in Cina, dove le industrie locali li utilizzavano per produrre merci destinate al mercato euroeo. Un traffico che violava le direttive che impongono la trasformazione dei rifiuti pericolosi prima della loro esportazione a fini industriali. Un traffico che è stato scoperto dai carabinieri del Noe. Tredici le persone coinvolte: cinque in carcere, sei agli arresti domiciliari e due obblighi di firma. Tra le persone finite in carcere, ci sono i due cinesi accusati di avere fatto da intermediari con le industrie della Cina. Coinvolti anche alcuni imprenditori campani che operano nel settore della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. Complessivamente 2.648 tonnellate i rifiuti sequestrati che invece di essere trasformati dalle imprese, venivano spediti in Cina allo stato originario. E una volta giunti a destinazione venivano utilizzati per produrre plastica, metalli e carta. Un traffico che violava sia le direttive dell'Unione europea che quelle nazionali che impongono la trasformazione dei rifiuti pericolosi prima della loro esportazione a fini industriali.
Come al solito non abbiamo capito niente di come sfruttare le nostre risorse mentre i Cinesi si. Mentre noi proponiamo di incenerire i rifiuti e quindi di sprecare distruggendo le materie prime, qualcun’altro le utilizza per fare profitto. Molto probabilmente le pressioni per costruire Inceneritori in Italia sono molto forti e radicate e il loro scopo e’ quello di deviare l’attenzione da un mercato di smercio dei rifiuti che frutta miliardi di euro.


FMI: crisi sub-prime, aumento del prezzo del petrolio e delle principali materie prime (come gli alimentari) sottrarranno un intero punto all'espansione globale del 2008, costituiscono a tutti gli effetti una forza destabilizzate per l'economia globale. Si tratta di un problema mondiale che richiede una risposta mondiale.
A far salire il greggio ultimamente sono stati gli acquisti speculativi legati ai problemi di produzione incontrati in Nigeria e la decisa fermezza dell'Opec a non aumentare la produzione.

BCE: Pareggio di bilancio e riduzione del deficit strutturale sembrerebbero possibili visti gli eccezionali gettiti fiscali robusti. Invece nel rapporto BCE si dice che l'Italia, come anche Irlanda, Grecia e Francia, a centrare l'obiettivo di medio termine del pareggio di bilancio nel 2010 e non taglierà, come anche, Belgio Francia e Austria, il deficit strutturale dello 0,5% nel 2008. Sulla base dei programmi di stabilità aggiornati, tuttavia, l'aderenza agli impegni assunti nel quadro del Patto di stabilità e di crescita «appare limitata» e, ammonisce la Bce, «non soddisfare i requisiti del Patto e gli impegni assunti di recente a livello politico mettono a serio rischio la credibilità del braccio preventivo del Patto».
La Bce denuncia che nel 2008 si fermerà il processo di consolidamento dei conti pubblici partito nel 2004 e che il rapporto complessivo deficit/pil risalirà lievemente nell'area allo 0,9% (0,8% nel 2007 e 1,5% nel 2006). E questo in un momento in cui diversi Paesi, compresa l'Italia, non ha ancora raggiunto «una solida posizione di bilancio».A proposito della crisi dei mercati innescata dai mutui subprime americani e le relative ripercussioni sull'economia globale, il 2007 è stato caratterizzato per l'Eurozona da continui rischi per la stabilità dei prezzi nel medio termine e solo la necessità di avere più informazioni sulla crisi dei mercati finanziari e sul suo impatto sull'economia reale ha spinto il Consiglio direttivo della Bce a mantenere invariati i tassi nella seconda parte dell'anno. Il che si potrebbe tradurre nella possibilità di un rialzo dei tassi nel caso in cui nei mesi a venire si prospettasse una tendenza consolidata della corsa al rialzo dei prezzi. Le pressioni sui prezzi si sono fatte sentire soprattutto nell'energia e, a partire dal quarto trimestre, sui prodotti alimentari lavorati che hanno fatto accelerare il tasso d'inflazione annuo al 3,1% in novembre e dicembre. Si è fatto sentire anche l'aumento del 3% dell'Iva in Germania, partito nel gennaio 2007, mentre i costi del lavoro non hanno mostrato accelerazioni almeno fino al terzo trimestre 2007. Il contributo principale all'inflazione è venuto nell'ultima parte dell'anno dai prezzi dei beni alimentari lavorati, cresciuti del 4,5% nel quarto trimestre, l'incremento più ampio dall'avvio dell'Uem nel 1999 dovuto, dice la Bce, a fattori «temporanei e strutturali».
La preoccupazione è che le istituzioni finanziarie europee debbano ancora rivelare ulteriori 43 miliardi di euro di perdite originate dalla ripercussione della crisi dei mutui come stima il Fondo monetario internazionale nel sul rapporto sulle prospettive economiche per l'Europa. Intanto l’euro continua a salire, a innescare gli acquisti sono state le parole di Klaus Liebscher, un alto ufficiale della Banca centrale europea, secondo cui i prezzi petroliferi record stanno cominciando a far salire i salari. Se ciò fosse confermato si avvererebbe lo scenario peggiore fra quelli prefigurati dalla Bce, e cioè l'innescarsi degli effetti inflazionistici a cascata in cui l'inflazione fa salire i salari, spingendo così le imprese a ritoccare all'insù i prezzi in una spirale viziosa che impedirebbe di allentare il costo del denaro.
Il meccanismo europeo incomincia a scricchiolare.

Banca D’Inghilterra: la Banca d'Inghilterra ha annunciato la maggiore operazione di emergenza della sua storia per ridare liquidita' al settore bancario. La Bank of England (BoE) mette da oggi a disposizione delle banche almeno 50 miliardi di sterline (circa 65 miliardi di euro) di obbligazioni garantite dallo Stato in cambio di crediti immobiliari per allentare le condizioni del mercato del credito. Si tratta di uno swap tra titoli di Stato a un anno, rinnovabili fino a un massimo di tre anni, offerti dalla BoE in cambio di crediti immobiliari e altri asset fino ad ora ritenuti scadenti. Gli swap sono disponibili solo su asset con rating "AAA" acquisiti prima di fine 2007 e non possono essere usati per finanziare nuovi crediti. Le banche non dovranno pagare tassi d'interesse punitivi ma solo il Libor, il tasso interbancario a tre mesi. Lo hanno chiamato Special Liquidity Scheme, ma non si discosta molto dall’aiuto di Stato, ed è stato studiato per migliorare la liquidità del sistema bancario e aumentare la fiducia nei mercati finanziari assicurando al tempo stesso che le banche continuino ad accollarsi i rischi di perdite sui crediti concessi e per evitare che il settore pubblico si assuma il rischio di eventuali perdite, le banche dovranno dare come garanzia alla BoE asset di valore molto superiore dei titoli di Stato che ricevono. Di fatto anche la Banca d’Inghilterra che prima considerava gli aiuti al sistema finanziario delle banche un fatto non etico si e’ adeguata alla politica di aiuti applicata dalla Fed e dalla BCE con le iniezioni di liquidita’. Anche la BoE ha ammesso che i mercati finanziari non stanno operando normalmente e senza un intervento questo avrà un impatto sull'economia causando probabilmente un credit crunch e la mancanza di fiducia nel settore (gli effetti infatti si sono visti dato che i crediti interbancari si sono congelati e di conseguenza si sono impennati i tassi, nonostante il calo dei tassi d'interesse ufficiali). Tutte le banche hanno ridotto la disponibilità di credito sia alle imprese che ai privati e ridotto la gamma di mutui disponibili, chiedendo depositi piu' elevati e maggiori garanzie ai richiedenti. L'erogazione di mutui ha subito un brusco calo.

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