Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 8 aprile 2008

Il termine corretto e' Stagflazione

Analizzando i dati sparsi senza troppa precisione ma a sensazione ho come l'impressione che piu' che recessione in Italia, come nel resto del mondo, si sta avvicinando un periodo di Stagflazione. Vediamo perche'. Si registra un generale aumento dei prezzi degli alimentari a fronte di una crescita della popolazione mondiale, di un maggior numero di inondazioni e siccità a seguito dei cambiamenti climatici e della crescente domanda di cereali per la produzione di biocarburanti.
Anche il petrolio cresce di prezzo e di conseguenza anche i costi del trasporto che vanno a incidere anche essi sul costo degli alimenti. Per quanto riguarda la crescita del prezzo del petrolio al momento buona parte dell'aumento e' dovuto a manovre speculative in borsa dove avendo fiutato aria di crisi si e' scelta la strategia dei beni rifugio come oro e petrolio. La contrazione della domanda di beni di consumo e di conseguenza la diminuzione della produzione, dovuta anche agli aumenti sul versante costi di produzione, non fanno altro che inasprire il fenomeno della crescita dei prezzi e quindi dell'inflazione con effetti a lungo andare devastanti sul livello occupazionale.
La crisi dei mutui sub-prime secondo l'ultima stima dell'FMI comportera' perdite che si aggirano intorno ai mille miliardi di dollari e questo provochera' un ridimensionamento dei mercati finanziari e forse delle strette creditizie che andranno a colpire in prima battuta la produzione e poi i consumi. Da questo punto di vista solo l'America sta in contro tendenza con la Banca Centrale che sta abbassando i tassi di riferimento nel vano tentativo di arginare una stretta creditizia di ridare fiato alla crescita e alla produzione. Inoltre per quanto riguarda l'Italia nello specifico da un recente rapporto OCSE risulta che abbiamo il livello di produttivita' pro-capite da lavoro piu' basso tra i paesi industrializzati. Infatti i tassi di occupazione femminili sono al 46%, la crescita demografica e' dello 0,8%, mentre la crescita della popolazione anziana (over 65 anni) e' massiccia e stimata a circa il 20% della popolazione totale. Inoltre aumenta il numero di persone inattive, per esempio il 10% dei ragazzi tra 15 e 19 anni non va a scuola e neanche lavora, e chiaramente su tutto il territorio ci sono delle evidenti disparita' tra aree geografiche in materia di occupazione. In base a questi dati e' facile quindi sostenere che stiamo entrando in una fase di stagflazione in cui la produzione di beni e servizi scende e i prezzi e quindi l'inflazione sale. Unico settore dove le cose sembrano andare in controtendenza e' quello delle costruzioni che cresce a livelli pari al doppio di quelli del PIL, crescono infatti gli investimenti nel settore del 26% ed e' il settore che fa da traino all'occupazione, insieme al terziario, mentre perdono l'industria e sopratutto l'agricoltura. Questa e' un'ottima notizia perche' almeno chi ha risparmiato un po' di soldini molto probabilmente potra' comprarsi la casa dei suoi sogni concordando un prezzo adeguato (mi aspetto che i prezzi delle case diminuiranno).

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