Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 4 settembre 2007

Cina e poverta'

L'economia cinese sta crescendo a ritmi serrati dell'ordine del 10-11% se non di piu'. Ha potenzialita' quasi illimitate visto il bacino di manodopera rurale che ancora deve trasferirsi dall'agricoltura all'industria. Le esportazioni aumentano e anche gli investimenti pubblici e privati. Di contro l'inflazione e' cresciuta al 4,4% e la banca centrale cinese ha deciso di aumentare i tassi di conseguenza. La popolazione totale arriva a un miliardo e 300 milioni di cui solo 760 milioni ha una occupazione, e di questi ben 340 milioni sono agricoltori. L'urbanizzazione cresce a ritmi accelerati e ha chiaramente ampi margini di crescita. E' indubbiamente un immenso serbatoio di manodopera. Inoltre con la sua propensione al risparmio delle famiglie e con le immense riserve valutarie accumulate negli anni la Cina sta crescendo dal punto di vista scientifico e tecnologico formando un vero e proprio esercito di scienziati di eccellenza. Inevitabilmente pero' si sta creando una sperequazione sociale, stanno nascendo nuove classi di super ricchi e classi sempre piu' ampie di poveri. Non trascurabile poi il continuo degrado ambientale introdotto dall'industrializzazione, lo spreco di energia e l'inquinamento. Proprio di oggi e' la notizia che lo stato cinese approvera' lo stanziamento di sussidi statali di sopravvivenza per circa 30 milioni di poveri. Lo scorso anno i poveri erano 23 milioni. La Cina sta vivendo una l'industrializzazione in piena esplosione nel 2007, un po' in ritardo rispetto alla vecchia Europa e all'America ma grazie a questo anacronismo e' in grado di creare una discrepanza tale che permette alle economie evolute di continuare ad avere alti margini sfruttando le risorse umane piu' economiche della cina ma d'altra parte non si accorge invece di aumentare la sua posizione debitoria nei confronti della cina che sta diventando sempre piu' ricca anche perche' concentra su di se' la produzione vera che e' il vero valore aggiunto. Quanto tempo ci vorra' perche' si passi al capitalismo e al dominio del terziario anche in Cina? Molto tempo. Prima la fase di urbanizzazione dovra' essere completata e la massa migratoria e' di notevoli dimensioni. Forse solo la scarsita' di materie prime interropera' prima questo percorso. In un mondo dove il 20% della popolazione mondiale consuma circa l'80% delle risorse disponibili e' facile immaginare cosa succederebbe se quel 20% dovesse diventare il 30 o peggio il 40% della popolazione mondiale con le stesse esigenze e bisogni dell'attuale 20%. Questo pianeta non e' fatto per sopportarci tutti quanti. Io vedo nel futuro un'inversione di tendenza e una nuova poverta' per tutti, ma steremo a vedere come va a finire.

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