Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 18 settembre 2007

Effetto Grillo

Stavo riflettendo su un'affermazione del nostro presidente del consiglio Romano Prodi. Egli ha affermato giustamente che gli italiani non sono tanto diversi dai loro politici. E' vero, indubbiamente la classe politica e' lo specchio trasparente dei vizi e delle poche virtu' della societa' italiana. C'e' stato un tempo in cui siamo stati tutti Berlusconiani dentro, e forse lo siamo ancora come atteggiamento verso la cosa pubblica e verso gli altri, e probabilmente siamo arrivati a un certo punto in cui quella palese ostentazione pubblica dei peggiori difetti dell'italiano medio ci ha schifato e disgustato. Allora siamo passati a votare la parte opposta, sperando che non si portasse dietro i nostri difetti ma solo la parte migliore. E invece era solo un capro espiatorio, in fondo al nostro cuore sapevamo che nulla era cambiato perche' nulla e' cambiato nel cittadino italiano e nel modo di rapportarsi con gli altri e con le istituzioni. Siamo individualisti, furbacchioni, arraffiamo quello che possiamo, sporchiamo senza pulire, scarichiamo le colpe sugli altri e restiamo completamente indifferenti alla cosa pubblica a meno che non ci interessi direttamente, ci facciamo corrompere e corrompiamo a nostra volta, ci raccomandiamo e raccomandiamo gli amici, rubiamo dove possiamo e ci facciamo rincoglionire davanti alla televisione e col calcio, dimentichiamo nell'arco di un'ora le peggiori nefandezze e la miseria che regna nel mondo. E allora che cosa significa oggi Grillo e i movimenti organizzati che lo stanno seguendo? Per me significa un piccolo risveglio delle coscienze, un'inizio. Quello che mette a disposizione Grillo e i suoi meet-up e' un punto di aggregazione dove condividere obiettivi comuni, ma e' anche l'occasione di sentirsi partecipi di una comunita' unita e consapevole. Oggi viviamo isolati nella nostra casa e siamo diffidenti dei vicini come di chiunque altro. Pochi sono i punti di riferimento e gli obiettivi che propongono anche se buoni nelle intenzioni non comportano un coinvolgimento diretto delle persone. Fin'ora i partiti hanno goduto della posizione privilegiata di poter guidare gli interessi della gente verso obiettivi inconsistenti convincendo la gente che la responsabilita' di risolvere i grandi problemi della nostra societa' e' qualcosa che solo loro possono fare. Qualcuno pensa per noi e ci rende la vita meno problematica, ma la vita e' probematica e va affrontata a viso aperto. E' tempo che la gente si occupi di politica e si coinvolga direttamente nella discussione democratica su come affrontare tutte le tematiche che coinvolgono la gestione di uno stato. E' tempo che il cittadino entri in politica. Per queste ragioni vedo con molto favore l'azione di Beppe Grillo di risveglio delle coscienze che forse ci portera' a riscoprire il senso di appartenenza a una comunita' piu' grande che e' lo Stato, perche' lo Stato e' una cosa nostra. Vista la memoria corta degli italiani l'opera di Grillo sara' un'impresa titanica che non gli condera' un attimo di pausa, e in ogni momento trovera' le resistenze della vecchia classe politica attaccata ai privilegi e allo stato delle cose. Non posso che fargli i miei migliori auguri e la promessa che presto saro' dei suoi.

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