Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

martedì 4 settembre 2007

La Speculazione

Mi sbagliavo quando facevo la considerazione che l'aumento dei prezzi dei prodotti di primaria necessita' che ogni anno avviene e' da addebitare unicamente alla progressiva scarsita' di risorse naturali. A concorrere al rialzo dei prezzi, con una forza forse maggiore, e' la spinta speculativa del commercio. La speculazione e' alla ricerca incessante di nuovi margini e guadagni e la sua spinta viene dal basso, dal singolo, dall'atteggiamento delle persone nei confronti del mondo. Presupposto principale e' la solitudine dell'ndividuo nella societa' che ha esasperato al massimo le sue pulsioni individualistiche. Ed e' cosi' che quello che veramente importa e' l'arricchimento personale e quindi la speculazione. Niente di piu' facile in una societa' che ha creato questa rete di dipendenze cosi' fitta che fa capo a pochi centri di distribuzione del lavoro, dei beni e dei servizi. Nessuno e' piu' indipendente ma e' legato per ogni sua esigenza e necessita' in modo indissolubile a chi produce per lui. Anche i suoi bisogni sono creati da chi produce per lui. Una volta creata la dipendenza e' facile speculare su qualcosa di cui si ha bisogno. Il meccanismo e' perverso perche' ha comee unico scopo se stesso, e quindi si alimenta e usa qualsiasi mezzo per autoalimentarsi. E cosi' si allarga la sperequazione tra ricchi e poveri, si rallenta la mobilita' sociale e si smarriscono quei valori morali e civili che dovrebbero essere alla base della convivenza pacifica.

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