Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

mercoledì 12 settembre 2007

Il clima in Italia

Alla fine e' arrivata la notizia che tanto temevamo, la bella italia sta bruciando come un tizzone ardente. Ma d'altra parte finito l'effetto shock della notizia del giorno i giorni a seguire saranno come sempre all'insegna della dimenticanza e dell'indifferenza. Ieri c'e' stata la Prima conferenza nazionale per i cambiamenti climatici a Roma. Il risultato delle ricerche effettuate ha proclamato l'italia fra i paesi che pagheranno maggiormente le conseguenze del riscaldamento terrestre. Infatti la temperatura del nostro bel paese e' cresciuta quattro volte di piu' della media dell'intero pianeta: 1,5 gradi in 50 anni contro gli 0,7 in un secolo. A completare il quadro l'elenco delle funeste notizie si compone di una diminuzione del 5% delle piogge, del dimezzamento dei ghiacciai e della perdita di un terzo delle coste. Il rischio siccita' non interessa piu' solamente le regioni meridionali ma e' diventato anche un problema per la pianura padana, per non parlare dei fiumi della penisola che stanno subendo una progressiva riduzione della loro portata. Sembra la citazione del passo bibilico dell'apocalisse, spero che qualcuno ci avvertira' quando dovremo marchiare con il sague gli ingressi delle nostre case per essere risparmiati da una morte atroce. L'Agenzia dell'ambiente (Apat) dice che in Italia siamo in ritardo di 10 anni sulle misure da adottare per la lotta all'effetto serra. Le conseguenze di questo quadro ambientale sconsolante sono chiaramente l'aumento di mortalita' che risulterebbe pari al 3% per ogni grado di temperatura in piu'. L'alternativa al momento sembra solo quella di incoraggiare l'uso di fonti alternative per l'enegia a cominciare da quella solare, e puntare di piu' sulle risorse naturali per combattere l'avanzare del cemento sul territorio. Anche la realizzazione di nuove opere sul territorio che al momento attuale devono sottoporsi alla valutazione di impatto ambientale (VIA e VAS) dovra' cambiare tenendo conto degli effetti futuri dei cambiamenti climatici: l'opera magari rimane invariata nel tempo ma i cambiamenti climatici possono modificare radicalmente il territorio circostante. Anche le opere attuali come le ferrovie, le costruzioni lungo le coste, le autostrade devono essere rivalutate considerando quello che potrebbe essere l'impatto sui cambiamenti climatici. Legambiente ha misurato in Roma un aumento della temperatura di 13 °C nel 2007 rispetto alla temperatura registrata negli stessi periodi dal 1960 al 1990. E le citta' sono le zone dove l'aumento di temperatura e' piu' sensibile a causa del traffico e dei riscaldamenti che producono effetto serra e sopratutto del cemento che assorbe il calore e surriscalda tutto l'ambiente circostante. Milano e Bologna sfoggiano tabellini da record in questa pazza corsa la surriscaldamento, e in generale sono le zone urbane del nord Italia le piu' colpite dall'aumento di temperatura. Ma gli effetti del caldo si fanno gia' sentire nelle tasche degli italiani registrando un aumento dei costi per far fronte ai danni provocati dai cambiamenti climatici che si aggira intorno ai 50 miliardi di euro l'anno. Secondo il parere del ministro dell'ambiente Pecoraro Scanio per tagliare le emissioni di gas serra nel nostro paese servirebbero dai 3 ai 5 miliardi di euro all'anno, mentre un altro miliardo e mezzo andrebbe speso per le cosidette misure di adattamento che servirebbero a limitare le conseguenze negative dei cambiamenti climatici come siccita', innondazioni e simili. Aggiungiamo inoltre che paesi come la Cina, l'India e la Russia sono stati considerati allo stato attuale fra i dieci paesi piu' inquinanti di tutta la terra a causa degli enormi complessi industriali manifatturieri e per le miniere. E cosi' fioriscono le proposte di eco-incentivi per rinnovare il parco elettrodomestici casalingo con nuove teconologie piu' ecologiche e le iniziative di compensazione del volume di anidride carbonica generata con l'introduzione di nuove aree verdi e la piantumazione di almeno 3 mila alberi in Roma. Se volessimo vederla sotto un'altra prospettiva si prospetta una grossa possibilita' di business in un'area ancora poco esplorata che e' quella dell'ambiente. In fondo e' la vecchia storiella del costruire e smontare continuo, prima ci innodiamo di cemento e anidride carbonica e quando la cosa non e' piu' sostenibile cerchiamo di mettere una pezza smontando tutto e creando nuove costruzioni in una frenetica attivita' che come sempre ci sfugge di mano. D'altra parte l'uomo non riesce a stare fermo e a seguire i dettami della natura che gli indica uno stile di vita semplice e armonico ma cerca di crearsi un ambiente circostante il piu' confortevole possibile. Cosi' cambia l'ambiente intorno e crea crepe nel sistema naturale che in ogni istante tenta di curare creando ulteriori crepe. E' evidente che l'ambiente sara' il business dei prossimi anni a venire.

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