Chi sono?

Nasco primogenito in quel di Roma nel 1969 in una via foriera di mirabilanti e inimmaginabili prosperi futuri: via Lorenzo il Magnifico. Ancora attendo l'avverarsi di questa profezia. Per sommo errore una volta giudicato maturo dall'istituzione scolastica scelgo di fare Ingegneria. Questa scelta cambiera' drasticamente il mio destino e le mie inclinazioni mortificando inconsapevolmente ogni mia aspirazione e interesse. Dopo aver pagato a suon di stempiatura e diradamento di capelli la mia scelta vengo fagocitato dalla triste e mediocre realta' del lavoro da cui ancora oggi provo a stento di liberarmi con tutte le mie forze, ma oramai la routine ha fiaccato ogni mia velleita'.

sabato 15 settembre 2007

Una nuova crisi del '29?

Di ieri la notizia che anche la Banca Centrale Inglese si e' mossa per iniettare di liquidita' il sistema bancario. La Banck of England si e' mossa ieri per il salvataggio della Northern Rock, quinta banca britannica per mutui, offrendo un prestito di salvataggio dopo che la stretta creditizia innescata dalla crisi dei subprime ha colpito la capacita' della banca di raggogliere fondi sul mercato monetario. Il soccorso e' dovuto arrivare perche' prima la banca ha registrato perdite record dopo che la stessa ha dichiarato che la crisi dei mutui subprime negli USA sottrarra' dai suoi utili tra i 500 e i 540 milioni di sterline. L'annuncio ha fatto perdere al titolo il 32% in borsa. A quel punto si e' ripetuto il fatto gia' successo nel '29 quando il crack di Wall street mise in ginocchio l'economia americana, i correntisti si sono presentati davanti agli sportelli formando lunghe file per ritirare i propri risparmi. Nella giornata di ieri e' stato ritirato circa un miliardo di sterline, circa il 4% del totale dei depositi detenuti dall'istituto. Evidentemente la banca si e' trovata di fronte un inizio di crisi di liquidita'. Nel '29 il fenomeno fu diffuso e creo' una pesantissima contrazione della liquidita' sul mercato. Al tempo la crisi di liquidita' investi' gli istituti di credito che si rifecero sulle industri produttrici di beni di consumo provocando una catena di fallimenti a catena, l'incremento della disoccupazione, la riduzione dei salari, la contrazione dei consumi, la discesa dei prezzi dei beni e alla fine il blocco dell'economia del paese. C'e' da pensare che quello che hanno fatto fin'ora le varie istituzioni bancarie centrali internazionali e' stato quello di prevenire la possibile crisi compensando la possibile contrazione di liquidita' con un'immissione di liquidita' nei mercati. Ma la malattia non e' stata ancora curata perche' non si e' ancora capita l'entita' del disastro e quanto si sia sparsa per l'organismo mondiale. E' da prevedere nei prossimi mesi altre cure cortisoniche di liquidita' per tappare le voragini imminenti. E allora aspettiamoci un altro calo generale dei tassi di sconto o un'altra ondata di operazioni sul mercato delle banche centrali che tapperanno i buchi del palloncino che stava per scoppiare per farlo continuare a riempirsi d'aria. I prezzi saliranni, continueranno gli investimenti in borsa, aumentera' il credito nei mercati e ritorneremo a parlare delle stesse cose a breve.

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